Giovedì 21 novembre 2024 alle 12:42
Dakar – Inaugurata nel 1964 dal defunto re Hassan II e dal presidente del Senegal, Léopold Sédar Senghor, la Grande Moschea di Dakar incarna una memoria vivente del Marocco in Senegal, ha affermato il vice imam Ratib di questo edificio religioso, Abdoulaye Diene.
“A sessant’anni dalla sua costruzione, questo alto luogo di culto è ancora in piedi, carico di simboli e di memorie”, ha dichiarato Diene in un’intervista al MAP in occasione della celebrazione del 60° anniversario della costruzione di questo edificio religioso, il più importante della capitale senegalese.
Riccamente decorata, sia all’interno che all’esterno, la Grande Moschea di Dakar è il simbolo vivente delle relazioni secolari e profonde che esistono tra il Senegal e il Marocco, due paesi fraterni e amichevoli, ha esultato il vice imam Abdoulaye Diene.
Abdoulaye Diene non ha mancato di lodare lo stile architettonico di questa moschea, il suo imponente minareto che simboleggia l’unicità di Dio Onnipotente, i suoi getti d’acqua, i suoi portici e le sue decorazioni che, ha detto, “ti riportano inevitabilmente al Regno Sherifiano dove le bellissime moschee sono parte integrante dell’arredo della città.”
Ha anche ricordato che la Grande Moschea di Dakar ha firmato convenzioni e accordi strutturanti che sono in grado di elevarla allo standard internazionale delle moschee moderne, sottolineando che è anche un simbolo di pace, tolleranza e buon vicinato.
“È stato un segnale forte e un appello alla tolleranza e alla convivenza pacifica”, ha affermato, sottolineando che la Grande Moschea di Dakar svolge un ruolo di primo piano nel rafforzamento delle relazioni tra Marocco e Senegal nel quadro di scambi regolari, ciascuno altrettanto vantaggioso dell’altro. .
Il vice imam Ratib ha inoltre sottolineato il sostegno logistico, materiale e tecnico di cui la moschea beneficia da parte del Regno del Marocco, in particolare attraverso la Fondazione Mohammed VI degli Ulema africani, presieduta da Sua Maestà il re Mohammed VI, Amir Al-Moumine, considerando che l’effettivo coinvolgimento di la Fondazione nella formazione dei giovani, degli imam e degli ulema africani permette, attraverso diversi programmi, di promuovere la conoscenza e i precetti dell’Islam e di elevare il livello scientifico e culturale dei beneficiari.
Allo stesso modo, i suoi programmi di formazione permettono di raggiungere il massimo numero di attori e di guidarli verso una religione equilibrata praticata nella pace e nell’accettazione degli altri, ha continuato il vice imam, aggiungendo che mirano anche a collegare gli attori della religione musulmana ovunque sono in Africa e per diffondere messaggi di pace e di buon vicinato nonostante la diversità delle lingue e delle altre culture locali.
Nella stessa ottica, Abdoulaye Diene ha sottolineato il ruolo d’avanguardia che il Marocco svolge nella lotta contro i discorsi d’odio, citando a questo proposito la decisione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che ha adottato nel 2023, all’unanimità dei suoi 193 membri, una Risoluzione presentata da Marocco contro il rogo del Sacro Corano e l’incitamento all’odio, e che costituisce la continuità della successiva risoluzione che ha proclamato, nel 2021, la Il 18 giugno di ogni anno è la “Giornata internazionale contro i discorsi d’odio”.
Diene passa in rassegna allo stesso tempo le riforme intraprese in campo religioso in Marocco, in particolare la formazione degli imam, dei morchidini e dei morchidati.
In occasione della celebrazione del 60° anniversario della costruzione della Grande Moschea di Dakar in Senegal, la Fondazione Mohammed VI di Oulema Africana celebra questo grande evento il cui scopo è il rafforzamento delle relazioni spirituali e storiche tra il Regno del Marocco e il Repubblica del Senegal.
L’importanza di questo grande evento non risiede solo nella preservazione della memoria comune dei due Paesi, ma costituisce anche un’ottima occasione per rendere omaggio a tutte le forze vive che hanno contribuito alla costruzione di questo patrimonio storico, sottolinea la Fondazione.
Una cerimonia ufficiale commemorerà questo sessantesimo anniversario all’interno della Grande Moschea di Dakar, venerdì 22 novembre 2024.
Contemporaneamente sarà organizzata una mostra dal tema “Memoria storica delle relazioni spirituali marocchino-senegalesi”, dove saranno esposti documenti scritti e visivi, che ripercorreranno la dimensione storica e architettonica di questo edificio religioso.
Questa commemorazione prevede anche l’organizzazione di un convegno internazionale sul tema; “I valori della pace e della convivenza nel contesto africano”, con la partecipazione di un collegio di studiosi ed esperti provenienti dal Regno del Marocco, dalla Repubblica del Senegal e da altri Paesi africani, il 23 e 24 novembre.