Le immagini della rissa, dell'obitorio, dei funerali, del dolore delle famiglie, degli interrogatori degli adolescenti complici che hanno “rinunciato” alle geolocalizzazioni via social, delle vite “rovinate”. Dopo 35 minuti di immersione in un quartiere segnato dalla morte di un giovane in una rissa, come ancora troppo spesso accade per motivi banali come una brutta occhiata, gli spettatori si alternano togliendosi il visore per la realtà virtuale in un silenzio inquietante.
Questo perché l'elettroshock voluto dal regista del film “The Void”, Nadir Ioulain, ha funzionato con il pubblico installato nella sala Colbert dell'Assemblea Nazionale. Una sala dove un centinaio di persone sono state invitate dalla deputata della 5a circoscrizione elettorale dell'Hauts-de-Seine Céline Calvez (Rinascimento). “Le lotte riguardano tutti i territori, nessuno escluso, e come eletti dobbiamo utilizzare le nuove tecnologie come leva per sensibilizzare i giovani”, sottolinea la parlamentare mentre il suo collegio elettorale è talvolta segnato da scontri – senza però raggiungere la gravità dei fatti menzionati nella denuncia. film — tra i giovani di Porte d'Asnières, Clichy e Levallois.