l'asticella era troppo alta per il CVB

l'asticella era troppo alta per il CVB
l'asticella era troppo alta per il CVB
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Il CVB 52 Haute-Marne ha logicamente perso mercoledì 20 novembre, nella sua Palestra, contro l'“orco” polacco Jastrzebski. Dopo un primo set combattuto, gli ospiti hanno poi mantenuto costantemente il controllo della partita vincendo in tre set.

Mercoledì 20 novembre, alla Palestra, durante la seconda giornata di Champions League, non c'è stato nessun miracolo. Il Chaumont VB 52 Haute-Marne, privato di Lukas Maase (dolore alla schiena) non è mai sembrato in grado di scuotere seriamente i polacchi di Jastrzebski, favoriti per il titolo. Una sconfitta in tre set che non dovrebbe però minare il morale dell'Haut-Marnais.

Fin dall'inizio della partita i polacchi non hanno voluto lasciare la minima colpa ai padroni di casa. Da “squadra tipo”, hanno subito messo molta pressione sulle spalle locali, unendo la potenza al servizio alla fisicità a rete. Il divario si allarga rapidamente e logicamente (4-8), senza minare il morale del Cévebist. Dall'altra parte della rete, gli Haut-Marnais sanno cosa aspettarsi e giocano coraggiosamente la loro fortuna. Il successo di Pierre Toledo in attacco e la creatività di Joseph Worsley nei passaggi permettono loro di restare alle calcagna della capolista (9-11). Con una qualità di servizio costante, il CVB 52 si lascia avvicinare anche alla bacheca (19-20). Ma resta da fare la parte più difficile: andare avanti nel punteggio. Una sfida finale che i Chaumontai non riescono a raccogliere in questo primo set, nonostante le reali occasioni per concludere i contropiedi: 23-25 ​​in 25'.

Se l'Haut-Marnais continua il suo buon slancio in avvio di secondo atto, anche Jastrzebski non rallenta il ritmo (7-7). La pallavolo pesante, potente e fisica dei polacchi pesa ancora sul gioco avversario (7-9, poi 8-12). Come le poche “manifestazioni” che hanno costellato questo turno, gli sforzi difensivi dei Cévebisti sono stati concreti nel tentativo di contrastare i piani degli ospiti, ma raramente sono stati coronati da successo.

Impotenza cevebista

Questa volta Jastrzebski non lascia la minima speranza al CVB 52 (11-17). Tanto più che Niko Suihkonen, entrato in campo al posto di Mathis Henno, poco prolifico fin dal fischio d'inizio (12-19), non riesce più a cambiare la situazione: 18-25 in 22′.

Questa è la differenza tra una squadra con il controllo completo e un avversario che è costretto a correre molti rischi per cercare di rimanere al livello richiesto. Limiti che i Cévebisti riescono a superare con successo ma non con coerenza. Come nei set precedenti, il CVB 52 rincorre costantemente il punteggio (4-6, poi 6-10). Anche i gesti difensivi più folli dei padroni di casa difficilmente vengono ricompensati, poiché lo scambio diventa nuovamente “clinico” non appena la palla trova la metà campo polacca (9-14). Gli uomini di Silvano Prandi, nonostante una certa cronica impotenza di fronte ad un livello di formazione superiore, avranno il merito di non abbassare mai la testa. Perché i giocatori di Jastrzebski si arrabbiano improvvisamente con l'arbitro, con un cartellino rosso per il loro libero (19-21)? Un piccolo incidente che non cambierà molto alla fine dell'incontro. I polacchi avranno semplicemente assunto con autorità lo status di favoriti: 20-25 in 25′.

Una seconda sconfitta in due partite che non è ancora clamorosa, ma i Cévebisti ormai sanno cosa devono fare per sperare di continuare l'avventura in Champions League: vincere le due partite contro il Sofia, la prossima delle quali è in arrivo il 4 dicembre a Bulgaria e ritorno contro il Lüneburg: missione non facile ma nemmeno impossibile.

Laurent Genin

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