Il Raggruppamento Nazionale della Charente-Maritime, guidato dall'eurodeputata Séverine Werbrouck, ha appena formalizzato, a una settimana di distanza l'uno dall'altro, due “premi di guerra” tra le fila dei repubblicani della Charente-Maritime. Il primo è Alisson Curty, sindaco di Ciré-d'Aunis ed ex delegato LR per la seconda circoscrizione; il secondo è Bertrand Giraud, ex delegato LR della terza circoscrizione.
Due “riprese” sorprendenti poiché i due attivisti erano presenti, mercoledì 6 novembre, all'assemblea pubblica del capo dei deputati LR all'Assemblea nazionale, Laurent Wauquiez, a Pont-l'Abbé-d'Arnoult. In mezzo ai 200 “simpatizzanti” – le virgolette sono necessarie – i due leader hanno mentito ma la loro religione è stata fatta, ammette Bertrand Giraud, certo di “aprire una breccia”.
Nel pieno dubbio “da diversi mesi”, era in stretto contatto con il Raduno Nazionale fin dall'inizio dell'anno scolastico. L'intervento di Laurent Wauquiez avrebbe dovuto mobilitare le truppe per “rifondare” un partito gollista intrappolato tra Orizzonti-LREM e la RN che dice di respingere. Evidentemente quella sera le truppe non erano perfettamente allineate. Bertrand Giraud ritiene che quanto affermato da Laurent Wauquiez sull'aspetto sicurezza corrisponde “a quanto dice la Marina Militare”.
“Con il riavvicinamento ai macronisti è stata superata una linea rossa”
Il cerealicoltore e operatore forestale di La Villedieu e Aulnay-de-Saintonge ha difeso la linea dell'ex presidente LR Éric Ciotti, quella di un'alleanza con la RN in occasione delle elezioni legislative espresse del luglio 2024. Il candidato alle elezioni legislative del 2022 a Saintes -Saint-Jean d'Angély (6,86%) non sostiene che “sia stata superata la linea rossa con il riavvicinamento ai macronisti”. Nel primo comunicato stampa, l'avvocato Alisson Curty si è detta “delusa nel vedere che il partito sembrava più motivato da interessi personali, piuttosto che dal servire i francesi”.
“Scelte individuali”
David Labiche, capo dipartimento di LR, è stato informato “da un giorno all'altro” delle due dimissioni. Non può che stupirsi del “tempismo” e vedere in queste partenze “scelte individuali” che non lasciano presagire altro. “È una loro scelta, suppongo che ci fosse un’opportunità… La RN offre qualcosa di magico, miracoloso? », chiede falsamente.
“Ho sempre servito la mia famiglia”, ha inviato all'indirizzo dei due leader dimissionari del comitato. In breve, tutti – delegati compresi – hanno cenato insieme e “a spese condivise” la sera dell’incontro di Laurent Wauquiez a Pont-l’Abbé-d’Arnoult, senza che trasparisse nulla.
David Labiche ribadisce il suo rifiuto dell'estrema destra. “Sono stato il primo a deviare dalla scelta personale di Eric Ciotti. Non ho ricevuto nessuna tessera strappata, nessuna dimissione, nessuna chiamata», sostiene il direttore del dipartimento che dice di non temere partenze di massa. “Aspettiamo il nostro leader da dodici anni. Dovevi andartene prima se le cose non andavano bene. Il nostro leader è Laurent Wauquiez. »