La Francia e altri cinque Paesi europei favorevoli ad obblighi di difesa comune

La Francia e altri cinque Paesi europei favorevoli ad obblighi di difesa comune
La Francia e altri cinque Paesi europei favorevoli ad obblighi di difesa comune
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Secondo Radek Sikorski, ministro degli Esteri polacco, che ha presieduto l'incontro di Varsavia, ciò consentirebbe di “contrastare le ambizioni imperiali” della Russia.

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Sei paesi europei hanno dato il loro sostegno ad una proposta di obbligazioni di difesa congiunte volte a sostenere l'industria della difesa dell'Unione europea.

Intervenendo in una conferenza stampa congiunta con i suoi omologhi tedeschi, italiani e francesi, il ministro degli Esteri polacco Radek Sikorski ha definito lo sviluppo un “grande affare”.

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Anche alti diplomatici spagnoli e britannici hanno preso parte a un precedente incontro tramite collegamento video, seguito da una dichiarazione congiunta di tutte le nazioni presenti.

Sikorski ha aggiunto che lo sviluppo aiuterebbe “l'Europa a contrastare fermamente le ambizioni imperiali della Russia”.

Sikorski, che ha ospitato l’incontro a Varsavia, ha dichiarato martedì che “siamo d’accordo sul fatto che l’Europa deve assumersi una maggiore responsabilità per la propria sicurezza, il che implica una condivisione più equilibrata degli oneri tra i membri della NATO”.

« La Russia di Putin rimarrà una delle più gravi minacce alla sicurezza, non solo per l’Europa, ma anche per l’ordine mondiale. Il suo obiettivo resta la distruzione permanente dell’architettura di sicurezza europea”, ha avvertito.

I ministri degli Esteri hanno discusso del rafforzamento del sostegno militare dell’Europa all’Ucraina e dei legami con gli Stati Uniti sotto la presidenza entrante di Donald Trump, che ha ripetutamente affermato di aspettarsi che l’Europa faccia maggiori sforzi per difendersi dalla guerra della Russia contro l’Ucraina.

Nel frattempo, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una dottrina nucleare rivista in cui si afferma che un attacco convenzionale alla Russia da parte di un paese sostenuto da una potenza nucleare sarà considerato un attacco congiunto al paese.

La decisione di Putin segue quella del presidente americano Joe Bidenconsentire all’Ucraina di colpire obiettivi all’interno della Russia con missili a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti.

Lo afferma il ministero della Difesa russo Kiev ha già lanciato per la prima volta missili ATACMS forniti dagli Stati Uniti sul territorio russo.

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