Il presidente del Consiglio dipartimentale, Kléber Mesquida, ha confermato questo lunedì le misure di risparmio avviate dalla comunità per completare il suo bilancio 2024. È stata votata all'unanimità una mozione che aumenta la pressione sullo Stato centrale affinché compensi finanziariamente gli oneri trasferiti. i dipartimenti.
È in corso lo stallo tra i consigli dipartimentali e lo Stato centrale. La sessione del consiglio dipartimentale dell'Hérault che si è tenuta questo lunedì mattina ne è un perfetto esempio. Kléber Mesquida ha confermato le misure di risparmio annunciate la settimana scorsa per mantenere il bilancio 2024 e ha confermato i suoi timori per il bilancio 2025 che sarà presentato il prossimo marzo. “Se ci troviamo in questa situazione di bilancio non è a causa degli eccessi ma delle restrizioni di bilancio dello Stato” indicò.
51 milioni di euro in meno dallo Stato
Secondo i suoi calcoli, presentati sotto forma di tabella a tutti gli eletti, l'impatto degli oneri imputabili allo Stato o legati a decisioni nazionali ma non compensati da stanziamenti aggiuntivi (aumento della RSA, aumento del salario minimo, bonus Ségur al personale delle case di cura, ecc.) rappresenta per la comunità un deficit di 51 milioni di euro, a cui si aggiunge una riduzione di 52 milioni di euro delle imposte di trasferimento a titolo oneroso (DMTO).
Affitto per la prefettura
Non è il leggero aumento dell'imposta dello 0,5% annunciato questo fine settimana da Michel Barnier che sembra capace di calmare la rabbia degli eletti dipartimentali. “Dato che il mercato immobiliare sta crollando, non credo che questo frutterà molti soldi. Non è niente in confronto al bonus Ségur”. ha commentato il capo dell'esecutivo dell'Hérault che, tuttavia, non ha ribadito la sua intenzione di vendere la prefettura di Montpellier ma, quanto meno, di imporre un affitto. “Perché i servizi statali trarrebbero vantaggio dalla libera occupazione?”.
Mozione unanime
Il vicepresidente, Philippe Vidal, dal canto suo, ha confermato il congelamento dei grandi lavori stradali, che rappresentano un quarto del bilancio di investimenti della comunità. “Non intraprenderemo nuovi programmi quest’anno”. In opposizione, il deputato eletto di Béziers Gilles Sacaze ha dichiarato la sua associazione con questi “misure rigorose” ma lo teme “il peggio deve ancora venire”. “I sindaci sono molto preoccupati per il futuro La dotazione operativa complessiva è diminuita di 10 euro per abitante. Siamo alle strette”. ha osservato il sindaco di Villeveyrac, Christophe Morgo.
In questo contesto politico teso, è stata adottata all’unanimità una mozione relativa alla legge finanziaria 2025, proposta dal gruppo di maggioranza. Ispirandosi alle posizioni assunte dall'assemblea dei dipartimenti di Francia, il testo esprime il rifiuto della comunità di “Annunciato limite alle entrate” dal governo, “qualsiasi spesa aggiuntiva non finanziata senza compensazione totale”. Un punto che include in particolare la possibile rivalutazione degli assegni individuali di solidarietà, APA, RSA e prestazioni di invalidità.
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