Nonostante la sua ferma opposizione ai tagli di bilancio decisi dal governo per i consigli dipartimentali, la presidentessa socialista del dipartimento dell'Aude, Hélène Sandragné, conferma che è fuori discussione che non paghi più le indennità in segno di protesta contro la legge finanziaria a differenza di quanto potrebbero fare altri presidenti.
“È stato l’incontro di tutte le speranze, è stata invece una grande delusione”. Presente ad Angers durante le riunioni dei dipartimenti francesi che si sono svolte dal 13 al 15 novembre, la presidentessa socialista del consiglio dipartimentale dell'Aude, Hélène Sandragné, è tornata a dir poco delusa dopo i colloqui con il primo ministro Michel Barnier. Quest'ultimo infatti è intervenuto in merito alla contestatissima legge finanziaria 2025 che prevede risparmi richiesti agli enti locali per circa 5 miliardi, di cui 2,4 miliardi per i soli assessorati.
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Ma non ha convinto Hélène Sandragné, per usare un eufemismo. “Già lo Stato non c’era, ma qui, nel 2025, lo sarà ancora di meno. Ci viene chiesto di pagare per questo sforzo nazionale al suo posto. C’è stata una decisione unanime i presidenti dei Dipartimenti per dirgli che questo è inaccettabile. Ha rinunciato a 300 milioni per tutti i Dipartimenti ma prende da loro 2,4 miliardi per il nostro bilancio 2025. Saranno 20 milioni in meno per la nostra operazione. Ma dietro queste cifre ci sono donne, uomini, bambini, associazioni. Lavoreremo per trovare strade ma siamo asfissiati, anziani o studenti universitari, tutte persone che hanno bisogno di protezione, che lo faranno essere supportato meno bene” dettaglia il socialista eletto.
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Per dimostrare la loro unità e mostrare la loro rabbia, i presidenti dei dipartimenti dovrebbero organizzare una settimana di mobilitazione intorno al 14 dicembre. Alcuni prenderebbero addirittura in considerazione, per dimostrare la loro disapprovazione per i tagli di bilancio previsti per il 2025, la sospensione del pagamento dei minimi sociali come le RSA per le quali sono competenti i consigli dipartimentali. Uno stallo in cui Hélène Sandragné non si impegnerà. “Noi ci attiveremo ma non ci sarà la sospensione dei pagamenti delle Rsa. È fuori questione, per una donna di sinistra come sono, penalizzare gli utenti”.
Nel frattempo, questa settimana l'eletta avvia colloqui con i suoi servizi per avviare vari arbitrati nel caso estremamente probabile che il bilancio 2025 venga tagliato di quasi 20 milioni.