Ancora in lotta per le proprie condizioni di vita e di lavoro, gli agricoltori stanno riprendendo le loro azioni. Dai Pirenei Orientali alla Lozère passando per il Gard o l'Hérault, a partire da lunedì 18 novembre si moltiplicheranno le operazioni destinate a far appello alla popolazione.
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Qualcosa promesso, qualcosa dovuto. Mentre i capi di stato di tutto il mondo stanno attualmente negoziando il trattato MERCOSUR, in Argentina gli agricoltori francesi hanno messo in atto le loro minacce. Ancora contrari ad un accordo che considerano ingiusto, lunedì 18 novembre hanno messo in atto le loro prime azioni nella regione.
Nel dipartimento del Gard si prevedono gravi disagi alla circolazione. A cominciare dall'accesso ad Avignone. In un comunicato stampa, il consiglio dipartimentale propone di viaggiare principalmente attraverso le autostrade A9 e A7. L'accesso da sud sarà possibile tramite Beaucaire e la RD90. Durante questo periodo la circolazione dei veicoli pesanti sarà vietata sui Ponts d'Aramon (RD402) e Roquemaure (RD976). Sarà possibile una deviazione locale per i veicoli leggeri attraverso il Pont d'Aramon (RD402).
Nel nord della regione, nella Lozère, i membri del coordinamento rurale hanno effettuato azioni sui radar con pneumatici di trattori o altri messaggi sui teloni.
In città, i contadini infuriati sono chiamati a mobilitarsi davanti alla Prefettura di Montpellier, questo lunedì alle 11. Saranno anche in Place de la Comédie con i cartelli stradali e un uomo impiccato a simboleggiare la morte dell'agricoltura francese prima di riunirsi alla rotonda d'Europa. “L’obiettivo è non infastidire la popolazione, non bloccheremo nessuna autostrada”precisa Sophie Noguès, presidente della FDSEA 34, come aveva già indicato qualche giorno fa Arnaud Rousseau, presidente della FNSEA.
L’obiettivo è non infastidire la popolazione, non bloccheremo nessuna autostrada
Il giorno dopo gli attivisti del Coordinamento Rurale, invece, passeranno ad azioni più importanti. Accompagnati dagli agricoltori dell'Alta Garonna, del Lot-et-Garonne e dei Pirenei orientali, intendono bloccare tutti i mezzi pesanti che tentano di tornare in Francia dalla Spagna. Il loro obiettivo è che nessun prodotto vietato in Francia possa entrare.
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