Sulla costa socialista eravamo aperti a una maggioranza più ampia a condizione che il PS conservasse tre deputati provinciali su cinque. Al personale arruolato che ne aveva due è stato chiesto di darne uno al MR. Ma i liberali, più avidi, speravano che il PS gli concedesse un secondo incarico di deputato provinciale, cosa che il PS non voleva.
In seguito a queste discussioni incentrate sui posti da ricoprire piuttosto che sul merito della politica da perseguire nella provincia dell’Hainaut, Engagés e MR hanno avanzato al PS una proposta “prendere o lasciare”, rafforzata dal fatto che insieme hanno una maggioranza risicata: ciò comporta la rimozione del mandato di un deputato provinciale su cinque. Il PS ne manterrebbe due, mentre il MR e Les Engagés si accontenteranno di un mandato ciascuno.
Paul Magnette: “È tanto l’atteggiamento del MR e degli Engagés quanto il risultato delle urne che hanno portato a questa situazione”
Il PS annoiato, costretto e costretto, accetta la proposta provocando notevoli disordini interni. Infatti, la deputata eletta della regione Wapi (Picardia Vallonia), Laetitia Liénard, che ha ottenuto un ottimo punteggio alle elezioni provinciali, verrebbe bloccata da Eric Massin (Charleroi) e Pascal Lafosse (Mons), deputati provinciali uscenti che hanno ottenuto una migliore tasso di penetrazione rispetto alla signora Liénard. Sotto attacco anche la posizione di Fabienne Capot (della regione del Centro), deputata uscente.
L’ex ministro-presidente vallone Rudy Demotte, particolarmente infastidito dall’assenza di un rappresentante Wapi nel collegio, lo ha reso noto attraverso una pubblicazione su Picrate sui social network. Egli critica in particolare la sua federazione per non aver lottato abbastanza perché la Piccardia Vallonia avesse un mandato deputato provinciale. La presidente della federazione socialista di Wapi, Dorothée De Rodder, ha poi replicato in rete denunciando i commenti della sua collega di partito.
Litigi tra socialisti tournaisiani
Venerdì sera i tre partiti avrebbero dovuto firmare il patto di maggioranza per l’Hainaut, ma il MR non è arrivato. Il Ps avrebbe allora deciso di ripartire con la formula iniziale secondo cui recupererebbe tre deputati provinciali invece di due. Un modo per risolvere la disputa interna tra i socialisti tournaisiani. Devi seguire…
Va detto che nel frattempo è sorto un altro disaccordo tra liberali ed Engagés nel Brabante Vallone. Infatti, in virtù di un preaccordo tra loro, confermato la notte delle elezioni e in considerazione dei risultati raccolti dai due partiti, il MR dovrà ricevere tre mandati da deputati provinciali e Les Engagés soltanto uno. Fino alla settimana scorsa andava tutto bene. Ma, infastiditi dalla situazione nell’Hainaut, Les Engagés pensano di rinunciare al MR che procrastina. I centristi che fiutano la cosa giusta fanno sapere al MR che il mantenimento dei liberali nella futura maggioranza provinciale di Hennuyère è ormai legato ad una migliore rappresentanza degli Engagés nel Brabante Vallone. Gli Engagés della BW annunciano unilateralmente, previo accordo tra i due presidenti di partito, che il collegio provinciale sarà composto da due deputati provinciali liberali e due Engagés. I centristi hanno così vinto la presidenza del consiglio provinciale. I deputati eletti della provincia del Brabante Vallone sono stupiti e ritengono che questa nuova situazione non abbia motivo di esistere. Il blocco è completo.
Rudy Demotte molto arrabbiato nei confronti del PS: “Voi siete meglio del pantano degli ambiziosi egocentrici”
Secondo diverse fonti ci sarebbe, tra l’altro, la prospettiva di vedere Lucie Demaret diventare deputata provinciale dell’Hainaut. Eletta al consiglio provinciale, la compagna di Georges-Louis Bouchez, presidente del MR, potrebbe precedere la sua collega di partito, Aurore Goossens, che ha tuttavia ottenuto un punteggio migliore alle elezioni del 13 ottobre. Poiché i liberali possono sperare in un solo seggio nel collegio provinciale, è necessaria una scelta. Una terza persona potrebbe entrare nell’equazione. Ci sarà una votazione, ci viene detto.
Riassumere questa vicenda con la volontà del presidente del MR di affidare a tutti i costi un mandato di deputato provinciale al suo socio, come alcuni suggeriscono, resta per il momento allo stadio di ipotesi. Le ore e i giorni a venire diranno se questo singolo elemento dell’equazione è la fonte di questo doppio blocco.