I Blues di Fabien Galthié sfidano la Nuova Zelanda allo Stade de France, questo sabato 16 novembre (21:10). Un classico tra due delle migliori squadre del mondo.
Sarebbe potuta essere una fantastica finale di Coppa del Mondo un anno fa. Ma anche in una partita della tournée, una partita Francia-Nuova Zelanda non è mai come le altre.
C'è da dire che siamo tra i grandi del mondo ovale. I tre volte campioni del mondo da una parte affrontano dall'altra quelli battuti due volte in finale (1987 e 2011). Uno shock tanto sportivo quanto culturale.
“Gli All Blacks sono la squadra che tutti sognano. Avere la possibilità di incontrarli è ancora incredibile. Questa partita è speciale sotto tanti aspetti. La Nuova Zelanda è una squadra che fa sognare, che produce un rugby così ambizioso che tanti giovani ispirato da esso”confida William Servat, l'allenatore francese responsabile degli attaccanti. Due squadre che si contenderanno il trofeo Dave Gallaher, dal nome di questo capitano dei Blacks caduto sui campi di battaglia della Grande Guerra.
“Troviamo una squadra degli All Blacks all’apice del suo rugby, ha sussurrato il tecnico Fabien Galthié dopo la vittoria contro il Giappone (52-12). Vale a dire che sono nella continuità della loro evoluzione. Finiscono la loro stagione internazionale molto, molto forte… Molto, molto forte”.
“Il XV francese è consapevole che una partita contro gli All Blacks non può essere preparata con leggerezza, conferma Servat. Abbiamo l'opportunità di vincere ma anche di prenderne cinquanta. Mi è già successo allo Stade de France, l'ho sperimentato con Bernard (Laporte) qualche anno fa e, in questo caso, vedi tutto in nero, non solo le loro maglie…”
“Trascendere noi stessi”
Per evitare di vedere tutto nell'oscurità, i Blues potranno contare sul loro maestro di gioco e miglior giocatore al mondo Antoine Dupont. Ma dovrà alzare il livello di gioco rispetto alla prestazione fornita contro il Giappone. “Questa opposizione ci permetterà di trascendere noi stessi, assicura Servat. Era da molto tempo che gli All Blacks non si esibivano così bene. Credo che oggi vogliano lasciare il segno nella loro visita in Europa e sono in procinto di farlo.”
I neozelandesi, dopo un inizio di stagione fiacco e irregolare, hanno appena messo a segno prestazioni di altissimo livello, una vittoria in Inghilterra (22-24) e un successo in Irlanda (13-23). “Penso che stiamo costruendo una grande squadra e non si tratta di dimostrare qualcosa o fare una dichiarazione, si tratta solo di giocare il nostro miglior rugby e ci sono stati momenti in cui lo abbiamo visto”ha detto Damian McKenzie, il primo giocatore neozelandese.
“Noi tutti adoriamo vedere gli All Blacks giocare in quel modo come fan del rugby e di questo sport, dice Antoine Dupont. Vediamo le belle azioni che sono capaci di compiere. Ma è soprattutto la densità fisica che riescono a imporre agli avversari a colpire in questi ultimi due fine settimana”.
Tra i grandi del mondo non ci facciamo regali.