Elezioni legislative 2024: il valzer delle etichette nel collegio elettorale di Toul

Elezioni legislative 2024: il valzer delle etichette nel collegio elettorale di Toul
Elezioni legislative 2024: il valzer delle etichette nel collegio elettorale di Toul
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Per questo martedì 18 giugno, il quotidiano elettorale France Bleu Sud Lorraine è a Toulois, nella quinta circoscrizione elettorale di Meurthe-et-Moselle. Si presentano sei candidatiMa due terzi giocano su etichette politiche. Siamo lontani dal “chiarimento” voluto da Emmanuel Macron nel annunciando lo scioglimento dell’Assemblea nazionale Domenica 9 giugno.

Un nome imbarazzante per l’estrema destra

Il primo ad avanzare mascherato è Louis-Joseph Pecher, investito sotto lo striscione “A destra, gli amici di Eric Ciotti”, il candidato è sostenuto dal Raggruppamento Nazionale. Ma quest’ultimo pretende comunque di ignorare tutto Collegamenti frontisti e passato di questo intermediario assicurativo con sede nel Maine-et-Loire e paracadutato a Toulois. Louis-Joseph Pecher ha preso in prestito il nome del suo socio per presentare la sua candidatura. Il suo cognome è infatti Gannat, lo stesso nome di suo padre, Pascal. Pascal Gannat, capo di gabinetto di Jean-Marie Le Pen, ex capo del Fronte Nazionale dell’Ovest. Contattato da France Bleu Sud Lorraine, Louis-Joseph (Gannat) Pecher ha confermato le sue precedenti candidature nelle liste del FN in occasione delle elezioni cantonali o comunali.

Un altro candidato dell’estrema destra: Pierre-Nicolas Nups. Condannato a cinque anni di ineleggibilità nel 2017 Per omofobia. Si presenta sotto l’etichetta “Rassemblement Droite Nationale”. Un nome che suona un po’ come “Rally Nazionale”, solo che non ha il supporto. Pierre-Nicolas Nups è infatti considerato troppo ostile dai rappresentanti locali che parlano “di estrema… estrema destra“.

Infine, a destra dello spettro politico, Quentin Vinot, sconosciuto al battaglione, si presenta come candidato LR. Un giovane puledro di Nadine Morano che quindi si dimette dietro la linea degli uffici politici del suo partito e rifiuta l’alleanza di Eric Ciotti con il Raggruppamento Nazionale.

Dominique Potier senza il Fronte Popolare

A sinistra, Domenico Potier il deputato uscente rifiuta di assumere l’etichetta di Nuovo Fronte Popolare. Un remake della campagna 2022, quella socialista aveva già rifiutato la bandiera della Nuova Unione Popolare Ecologica e Sociale (NUPES). Dominique Potier afferma di esserlo socialistama lo vuole distinguersi dall’alleanza da sinistra. Il partito France Insoumise e la figura di Jean Luc Mélenchon potrebbero agire come un foglio per gli elettori della quinta circoscrizione, che hanno votato a quasi il 45% per i candidati diestrema destra agli europei. Vuole quindi mantenere le distanze dalla coalizione che definisce “caos immenso“, questa posizione gli ha permesso di vincere nel 2022 contro il Raggruppamento Nazionale con oltre il 63% dei voti.

Lotta dei lavoratori vuole anche distinguersi con un candidato Miriam Aubert e infine Edouard Mathieu “Senza etichetta” si presenta anche.

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