Elezioni legislative 2024. Nell’Aude, la candidatura di Philippe Poutou stenta a passare

Elezioni legislative 2024. Nell’Aude, la candidatura di Philippe Poutou stenta a passare
Elezioni legislative 2024. Nell’Aude, la candidatura di Philippe Poutou stenta a passare
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Di

Fabien Hisbacq

pubblicato su

17 giugno 2024 alle 20:22

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È un nome che non è passato inosservato. IL candidati alle elezioni legislative anticipate del 2024 sono stati ufficializzati nel Aude. E tra loro ce n’è un certo Philippe Poutou.

Chi credeva in un omonimo si è stropicciato a lungo gli occhi leggendo il decreto prefettizio che convalidava tale scelta. Che sia la sua etichetta, le sue posizioni o il luogo in cui si candidaquasi tutto ha scatenato un torrente di reazioni da tutte le parti.

Paracadute

Innanzitutto c’è la posizione. In due modi. Quale è leader del Nuovo Partito Anticapitalista (NPA) nell’Aude? Nato nella regione parigina, questo professionista è stato eletto municipale di… Bordeaux (Gironda).

Un funzionario eletto umiliato dissente

E lì c’era già un candidato di sinistra che si era offerto volontario per partire sotto i colori del Nuovo Fronte Popolare. Aurélien Turchetto. Il vicepresidente di Carcassonne Agglo e il sindaco di Villesèquelande, membro del PRG, ha preso malissimo il lancio con il paracadute. In un comunicato parla addirittura di “umiliazione”. E si presenta, all’improvviso, uguale, davanti a lui, anche se questo significa dividere la sinistra (rappresentato tra gli altri anche da un candidato di Lutte Ouvrière).

“Nonostante disaccordi molto significativi con alcune forzebasandoci sulla nostra politica anticapitalista, siamo pienamente ed entusiasticamente impegnati in questa campagna, e auguriamo la vittoria del PFN. È in questo senso che auspichiamo che Philippe Poutou venga eletto nell’Aude e stiamo lavorando a questo scopo con tutte le forze politiche della circoscrizione”, spiega la NPA in un comunicato stampa.

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Un collegio elettorale molto simbolico

Ma non sono solo il lancio del paracadute e lo striscione a irritare. C’è anche la scelta della location. La prima circoscrizione elettorale. Quella di Trebes. Dove è stato ucciso il 23 marzo 2018 Colonnello Arnaud Beltrame in un attentato rivendicato dallo Stato islamista… Ma Philippe Poutou è “preso di mira da un’indagine per favoreggiamento del terrorismo”. Il 7 ottobre 2023 aveva ha rifiutato di condannare l’attacco di Hamas contro Israele.

Il che ovviamente irrita anche la polizia. In l’ascesa della gendarmeriail titolo dell’articolo che annuncia la candidatura, senza appello, riassume tutta la rabbia e l’incomprensione degli uomini (e donne) in blu: “Poutou, sostegno di Hamas, candidato a Trèbes dove è stato ucciso il colonnello Beltrame”.

Ricordando il piccolo punteggio (0,76% dei voti) nelle elezioni presidenziali del 2022da parte di uno dei “fondatori di questo partito trotskista di estrema sinistra” che è l’NPA, il giornale è sotto shock.

Una terra deliziata dalla RN nel 2022

Philippe Poutou arriva anche nei terreni acquisiti dalla RN durante le ultime elezioni legislative. La prima circoscrizione, quella di Carcassonne, che ha il lungomare più piccolo, ce l’ha votato a sinistra per molto tempo. A parte una parentesi dell’UDF negli anni ’90, lì ha regnato il PS e in particolare Jean-Claude Perez negli anni 2000. Fino al 2017. Quell’anno,. Jean-Claude Perez si candidava a essere eletto deputato per la quinta volta. Ha anche messo tutte le possibilità dalla sua parte lasciando il PS per Macron poco prima dell’onda anomala del LREM. Solo che alla fine si ritroverà senza etichetta davanti agli elettori, eliminato al primo turno.

Il collegio elettorale è quindi caduto nelle mani di Danièle Hérin (LREM), che ha concluso in testa al primo turno con il 27,49% di vantaggio Christophe Barthès (Fronte Nazionale, 22,82%) e si è aggiudicato il secondo posto con il 58,71%. Sarà solo una parentesi. Il 12 giugno 2022 fallì alle porte del secondo turno, terza con il 21,98%. In testa, in assoluto, Christophe Barthès (RN) ha ottenuto il 32,80% davanti a Sophie Courrière-Calmon (Nupes, 28,15%). Al secondo turno vinse il seggio con il 53,56% dei voti.

Jean-Christophe Perez proverà a riconquistare il suo posto per chiudere i dibattiti

È ancora candidato nel 2024. E di fronte a lui avrà quindi Philippe Poutou per il Nuovo Fronte Popolare. Ma anche Jean-Claude Perez, tornato per la maggioranza presidenziale. Così come il dissidente di sinistra Aurélien Turchetto. A destra, si occuperà di Fabrice Coffinet alla riconquète.

Tra i repubblicani ha dovuto affrontare anche Jean-Marc Marin. Ma quest’ultimo, lunedì 17 giugno, ha finalmente gettato la spugna, adducendo problemi logistici, riguardanti il ​​materiale elettorale, secondo Francia 3 Occitania.

A sinistra ci sarà ancora Nicole Gadrat (Lutte Ouvrière). Infine, Laure-Neily Amalric (Eco-citizen Rally) e Monique Ferre, senza etichetta, completano la lista di queste elezioni che si preannunciano più mediatiche del previsto.

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