In Brasile, il Marocco è stato eletto all’unanimità vicepresidente dell’Assemblea Generale dell’ICOMOS

In Brasile, il Marocco è stato eletto all’unanimità vicepresidente dell’Assemblea Generale dell’ICOMOS
In Brasile, il Marocco è stato eletto all’unanimità vicepresidente dell’Assemblea Generale dell’ICOMOS
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Il Marocco è stato eletto all’unanimità, mercoledì a Ouro Preto, città storica nel sud-est del Brasile, alla carica di vicepresidente dell’Assemblea Generale Annuale del Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti (ICOMOS) per l’anno 2024.

Il Regno è rappresentato in questa carica da Aboulkacem Chebri, presidente dell’ICOMOS-Marocco, insieme al Nepal, paese ospitante della prossima assemblea generale di questa organizzazione mondiale nel 2025.

“È la prima volta che un paese della zona araba viene eletto vicepresidente dell’Assemblea generale di questa organizzazione”, ha sottolineato Chebri in una dichiarazione al MAP.

Ha aggiunto che questo riconoscimento testimonia il posto del Marocco sulla scena internazionale e la crescente influenza dell’ICOMOS-Marocco negli organismi di questa organizzazione, l’organo consultivo dell’UNESCO per il patrimonio mondiale.

In questa occasione, la Presidente dell’ICOMOS, Teresa Patricio, ha sottolineato che monitorare e rispondere alle crisi che colpiscono il patrimonio e il funzionamento dei Comitati Nazionali è un compito cruciale per il Consiglio di Amministrazione.

“La nostra Unità di monitoraggio delle crisi e dei conflitti sta monitorando varie situazioni di crisi in tutto il mondo, tra cui Sudan, Ucraina, Gaza, Turchia e Siria quest’anno”, ha affermato.

A questo proposito, il Sig. Chebri ha informato il MAP che il Gruppo Arabo ha preparato un rapporto dettagliato sulla situazione del patrimonio in Medio Oriente, rapporto al quale il Marocco ha partecipato attivamente.

L’Assemblea Generale, presieduta quest’anno dal Brasile, è stata preceduta dal 10 al 12 novembre da una serie di riunioni dei comitati amministrativi, scientifici e consultivi, nonché da riunioni di comitati nazionali e gruppi regionali che hanno promosso opportunità di networking e collaborazione, e a incontro del Gruppo di Lavoro Internazionale dei Professionisti Emergenti volto a promuovere la prossima generazione di esperti del patrimonio.

Queste attività proseguiranno fino al 17 novembre con un simposio scientifico, organizzato a margine dell’Assemblea Generale sul tema: “Rivisitare la Carta di Venezia: prospettive critiche e sfide contemporanee”, e che celebra il 60° anniversario della firma di questa carta fondatrice nel 1964. L’obiettivo è riesaminare i principi stabiliti, alla luce delle sfide contemporanee nel campo della conservazione del patrimonio.

Questo incontro fornisce una ricca piattaforma per la ricerca, lo scambio di informazioni, la formazione e lo sviluppo di capacità. I partecipanti hanno l’opportunità di presentare documenti, partecipare a seminari, workshop, visite in loco e impegnarsi in discussioni approfondite su approcci trasversali tra convenzioni, nonché contesti storici e sfide di conservazione contemporanea.

In questa occasione, ICOMOS lancerà il suo nuovo piano scientifico triennale, dal titolo “Patrimonio resiliente ai disastri e ai conflitti: preparazione, risposta e recupero”. Questo piano evidenzia l’importanza di rafforzare le capacità di risposta ai disastri e ai conflitti che colpiscono il patrimonio mondiale. Inoltre, la situazione del patrimonio di fronte ai cambiamenti climatici rimane al centro delle preoccupazioni di ICOMOS.

Fondato nel 1965 a Parigi, l’ICOMOS conta oggi 113 comitati nazionali e 31 comitati scientifici specializzati, che coinvolgono ricercatori marocchini membri del Comitato nazionale.

L’Ufficio ICOMOS-Marocco (mandato 2022-2025) è diretto da Aboulkacem Chebri, archeologo, specialista in patrimonio marocchino-portoghese e restauro di monumenti storici e direttore del Centro di studi e ricerche sul patrimonio marocchino-marocchino (Ministero della Cultura).

Forte del suo background accademico e delle sue responsabilità all’interno di diverse istituzioni marocchine, Chebri è riconosciuto per le sue numerose pubblicazioni e il suo impegno in varie associazioni di conservazione del patrimonio.

Con MAPPA

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