genitori condannati per violenza reciproca davanti alla figlia di 4 anni

genitori condannati per violenza reciproca davanti alla figlia di 4 anni
genitori condannati per violenza reciproca davanti alla figlia di 4 anni
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Un vero caso da manuale è stato studiato, per quasi tre ore e mezza, dal tribunale di Mont-de-Marsan martedì 12 novembre. È stata una vera e propria battaglia disordinata quella avvenuta tra i genitori, durante un passaggio di consegne, nel dicembre 2023, su una strada sterrata, a Sabres.

Infastidita dagli SMS offensivi del suo ex e dal suo rifiuto di parlargli quella sera, una madre di 35 anni si è data sfogo all'auto in cui si era appena trasferita la loro figlia di 4 anni.

Per rappresaglia, l'uomo di 39 anni è sceso dall'auto e ha cercato di trattenerla. È stato morso sul braccio, gli è stato strappato il piercing e gli sono rimasti dei graffi impressionanti. Risultati: due giorni di ITT per lui; tre per lei.

Droga per lei e debiti per lui

Dovendo rispondere di violenza reciproca, non c'è l'uno che si mette al passo con l'altro. In mancanza, il padre prende la figlia quando può; “Poco”, si rammarica Me Mattioli-Dumont, avvocato della madre. Non paga il mantenimento dei figli. “Ho problemi di soldi, sono dipendente dai giochi”, scivola quello che ha 6mila euro di debiti. Riguardo ai graffi denunciati, l'avvocato ribatte: “Sembra che sia stato aggredito dallo Yeti mentre la mia cliente si mangiava le unghie. Nessuno si lascia ingannare. »

“Sembra che sia stato attaccato dallo Yeti”

Interrogata sulla sua personalità, la madre presume un consumo regolare di cannabis, «a causa di quello che mi fa passare il mio ex», spiega per giustificarsi. I magistrati saltano sulle loro sedie. Questo addetto alla manutenzione tempera dicendo che beve solo nei fine settimana. «Quando lunedì mattina porti tua figlia a scuola in macchina, sei ancora sotto l'effetto della droga», critica il giudice. L'imputato è d'accordo, ma minimizza completamente il fatto di essere illegale.

Sconcertato, il presidente dell'udienza conclude: “I vostri rispettivi comportamenti vanno oltre ogni comprensione. » Secondo le richieste, l'ex coppia è condannata a seguire un corso sulla responsabilità genitoriale con «tre mesi di reclusione in caso di inadempienza. Ti invitiamo a riprendere i sensi nell'interesse della tua bambina. » Ciascuno dovrà pagare gli altri 300 euro per il danno. Per quanto riguarda quello della bambina, il tribunale dispone l'utilizzo di un amministratore ad hoc per rappresentare i suoi interessi.

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