Siglati dal ministro della Giustizia, Abdellatif Ouahbi, e dal ministro degli Interni saudita, il principe Abdelaziz bin Saud bin Nayef Al Saud, questi accordi riguardano l’organizzazione dell’assistenza giudiziaria reciproca in materia penale, la creazione di un quadro giuridico per il trasferimento di persone condannate, nonché l’istituzione di procedure di estradizione per le persone ricercate, indica un comunicato stampa del Ministero della Giustizia.
Mirano a rafforzare l’efficacia della cooperazione giudiziaria e di sicurezza in settori quali le indagini, i procedimenti penali, le sentenze e la lotta contro la criminalità in tutte le sue forme, aggiunge la stessa fonte, sottolineando che promuovendo il lavoro comune nel rispetto delle leggi nazionali di tra i due Paesi, tali accordi contribuiscono alla lotta alla criminalità transfrontaliera, alla riduzione dei rischi di impunità e offrono meccanismi di riabilitazione sociale e psicologica per i condannati.
Inoltre, il Ministero ha indicato che le due parti hanno discusso anche la questione di facilitare il trasferimento dei condannati detenuti negli istituti penitenziari di ciascun paese, in un approccio umanitario volto ad avvicinare i detenuti alle loro famiglie.
Questa iniziativa dimostra l’impegno dei due Stati a rafforzare i legami familiari e a sostenere il reinserimento sociale dei detenuti, si è osservato, indicando che l’incontro è stato anche l’occasione per discutere altri temi di interesse comune, compreso il coordinamento nella lotta contro la criminalità organizzata e il rafforzamento della cooperazione giudiziaria e di sicurezza, nel rispetto dei principi di sovranità e ordine pubblico delle due nazioni.
Intervenendo dopo la cerimonia della firma, Ouahbi ha sottolineato che “questi accordi segnano un passo importante nel programma di cooperazione giudiziaria e di sicurezza tra i nostri due paesi e riflettono il nostro attaccamento ad un’alleanza strategica duratura”.
“Permettono di consolidare la giustizia e di lottare efficacemente contro l’impunità nei casi di criminalità transnazionale”, ha affermato.
Questi accordi costituiscono un importante passo avanti nella posizione del Regno del Marocco come attore chiave nella lotta contro la criminalità transnazionale e dimostrano il suo impegno a rafforzare la cooperazione giudiziaria e di sicurezza con i suoi paesi fratelli e amici, nell’interesse comune della sicurezza stabilità delle due nazioni, conclude il comunicato.
All’incontro hanno partecipato diversi alti funzionari di entrambe le parti, tra cui, per la parte saudita, il vice ministro degli Interni, Nasser bin Abdulaziz Al Dawood, e per la parte marocchina, anche l’ambasciatore del Regno in Arabia Saudita, Mustapha Mansouri. come altri alti funzionari del Dipartimento di Giustizia.