Attualmente si osserva una forte dinamica di infezione negli uccelli selvatici migratori che attraversano la Francia. Sono stati rilevati focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI), in particolare nelle popolazioni di gabbiani, responsabili di epidemie negli allevamenti. L'ultima rilevazione risale al 1° novembre nel Morbihan. Il ceppo virale, identificato negli uccelli migratori dell'Europa centrale, è stato rinvenuto anche in due aie in Francia, nei dipartimenti di Pas-de-Calais e Saône-et-Loire. Con il decreto ministeriale pubblicato oggi, il livello di rischio legato all'influenza aviaria ad alta patogenicità è stato elevato al livello “alto” in tutta l'area metropolitana.
Misure di prevenzione rafforzate nel Maine-et-Loire
A seguito di questo sviluppo, le misure definite dal decreto ministeriale del 25 settembre 2023, relative alla sorveglianza, prevenzione, controllo e vaccinazione contro l'HPAI, sono ora applicabili all'intero dipartimento del Maine-et-Loire e comprendono:
– Reclusione o messa in rete di pollame e altri volatili in cattività in stabilimenti che detengono meno di 50 pollame/volatili in cattività (aie);
– Ricovero di pollame e altri volatili in cattività in stabilimenti con più di 50 volatili/volatili in cattività;
– Rafforzare le misure di biosicurezza nella zona a rischio di diffusione (ZRD) nel sud-ovest del dipartimento, in particolare nelle zone ad alta densità di allevamenti di anatre. Ciò include la limitazione dell’accesso a queste aree e la disinfezione obbligatoria dei veicoli;
– Screening virologico dei palmipedi pronti a ingrassare (PAE) entro 72 ore prima di qualsiasi spostamento nella ZRD;
– Trasporto delle mosche acquatiche solo con mezzi coperti o sistemi equivalenti;
– Divieto di assembramenti di pollame e volatili in cattività, salvo deroghe;
– Misure specifiche per il trasporto e l'utilizzo di richiami per la caccia, nonché restrizioni alla circolazione della selvaggina di penna.
Si ricorda che, sebbene la vaccinazione obbligatoria delle anatre negli allevamenti con più di 250 animali costituisca un importante strumento di prevenzione, essa non garantisce l'assenza di contaminazione. Infatti, anche gli allevamenti vaccinati possono diventare focolai, sebbene la vaccinazione limiti notevolmente l’escrezione del virus e quindi il rischio di diffusione. Viene quindi lanciato un appello alla vigilanza rivolto a tutti gli operatori dei settori professionali interessati, nonché ai proprietari di aziende agricole. È essenziale applicare rigorosamente le misure di biosicurezza nell’allevamento e nel trasporto, nonché le misure di sorveglianza attiva e passiva negli allevamenti di anatre.
Per maggiori informazioni: https://agriculture.gouv.fr/influenza-aviaire-la-situation-en-France.
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