L’UE “AFFONDA” LE ACQUE SENEGALESI

L’UE “AFFONDA” LE ACQUE SENEGALESI
L’UE “AFFONDA” LE ACQUE SENEGALESI
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Il protocollo di attuazione dell’accordo di pesca tra il Senegal e l’Unione europea (UE) scade il 17 novembre 2024, cinque anni dopo l’inizio della sua applicazione. A causa dei fallimenti osservati nella lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU), l’UE non può prendere in considerazione il rinnovo del protocollo finché il Senegal non avrà compiuto progressi sufficienti in questo settore. Secondo l’UE, l’accordo in questione ha fruttato allo Stato senegalese un contributo di 8,5 milioni di euro in cinque anni, a cui si aggiungono le royalties pagate dagli armatori.

La Commissione europea ha pre-identificato il Senegal come paese non cooperante nella lotta contro la pesca INN (illegale, non dichiarata e non regolamentata). Questa decisione rientra nella politica di tolleranza zero dell’UE nei confronti della pesca INN e fa seguito a diversi anni di discussioni con le autorità senegalesi. Per motivi di coerenza politica, la Commissione europea ha adottato il principio di sospendere qualsiasi rinnovo di un protocollo di attuazione di un accordo di partenariato nel settore della pesca con uno Stato costiero fino al ritiro di tale decisione.

Secondo l’Unione Europea, è stato aperto un dialogo formale tra le autorità senegalesi ed europee sulle questioni legate alla pesca INN, con l’obiettivo di risolvere i problemi individuati. In attesa di sviluppi favorevoli, l’accordo di pesca tra UE e Senegal non sarà rinnovato. Le navi europee dovranno quindi lasciare le acque del Senegal alla scadenza del protocollo, il 17 novembre, e il Senegal non riceverà più alcun contributo finanziario previsto dall’accordo di pesca. “La cessazione della pesca nelle acque senegalesi riguarderà 18 imbarcazioni spagnole e francesi, che pescano tonni tropicali e naselli e non rappresentano una reale concorrenza per la pesca senegalese”, ha affermato. Ricordiamo che l’assenza di un protocollo di pesca tra l’UE e il Senegal non è la prima volta. Tra il 2006 e il 2014 l’accordo è stato infatti interrotto, consentendo ad entrambe le parti di valutare e rinegoziare le condizioni. L’incontro della Commissione Mista a Bruxelles il 5 e 6 novembre ha permesso al Senegal e all’UE di avere scambi costruttivi. I partner hanno concordato di utilizzare questo periodo di mancato rinnovo per valutare i risultati ottenuti nell’ambito dell’attuale accordo. L’UE resta pronta a sostenere il Senegal nei suoi sforzi volti a combattere la pesca INN e ad aiutarlo a porre rimedio alle carenze osservate.

“La Commissione europea prende atto degli impegni del nuovo governo senegalese volti a porre rimedio alle debolezze del sistema di controllo e tracciabilità del settore e dei prodotti della pesca, e rimane disponibile a sostenere e assistere il Senegal in questi sforzi”, rileva – si legge nella nota comunicato stampa.


Senegal

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