Pubblicato il 13 giugno 2024 alle 17:55
Un’area agricola trattata con il diserbante Roundup. Così si presentava l’iniziativa sulla biodiversità al termine della conferenza stampa dei suoi oppositori, giovedì a Berna. I rappresentanti dell’ampia alleanza di destra che difenderà il no del 22 settembre hanno fatto a pezzi il testo: estrema, inefficace, questa iniziativa affronterebbe anche un problema inesistente e danneggerebbe la produzione agricola del Paese.
Sulla piattaforma, i pesi massimi della politica federale: tre presidenti di partito (Gerhard Pfister per Le Center, Thierry Burkart per il PLR e Marcel Dettling per l’UDC), eletti che rappresentano associazioni economiche molto ben collegate al parlamento (Jacqueline de Quattro, PLR consigliere nazionale e vicepresidente dell’associazione mantello per l’economia delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, Fabio Regazzi, consigliere degli Stati centrali e presidente della potente Unione svizzera delle arti e dei mestieri (USAM ), Daniel Fässler, senatore centrista, presidente di ForêtSuisse, Christine Bulliard-Marbach, consigliera nazionale del Centro e presidente del Gruppo svizzero per le regioni di montagna, Erich von Siebenthal, ex eletto, presidente della Società svizzera dell’economia alpina).
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