La Banca di Francia ha indicato martedì nella sua indagine economica mensile che prevede un prodotto interno lordo “più o meno invariato” nel quarto trimestre rispetto all'estate, a causa in particolare del “contraccolpo” post-Olimpico e Paralimpico.
Per la Banca di Francia, nel quarto trimestre il prodotto interno lordo resterà “più o meno invariato” rispetto all'estate. Ciò è dovuto in particolare al “contraccolpo” post-olimpico e paralimpico.
L'attività dovrebbe registrare una “progressione leggermente positiva” tra ottobre e dicembre, ma questo aumento sarebbe controbilanciato dal “contraccolpo” indotto dalla fine delle Olimpiadi, “stimato in -0,2 punti di Pil”, ha precisato l'istituzione nel suo rapporto congiunturale mensile. indagine, senza quantificare il livello di crescita atteso nel quarto trimestre.
Prevista una crescita dell’1,1% per tutto il 2024
Le Olimpiadi hanno alimentato la crescita nel terzo trimestre (+0,4%) sostenendo il settore dei servizi. L'attività ha beneficiato in particolare dei ricavi dalla biglietteria e dalla vendita dei diritti audiovisivi.
Per l'intero 2024, la Banque de France prevede una crescita dell'1,1%, così come il governo e l'Istituto nazionale di statistica (Insee), che prevedono una crescita zero nell'ultimo trimestre.
A ottobre aeronautica e agroalimentare in progresso, ma soffre il settore automobilistico
Secondo le circa 8.500 aziende intervistate nell'ambito dell'indagine economica tra il 29 ottobre e il 6 novembre, l'attività industriale è aumentata in ottobre, sostenuta dall'aeronautica e dall'industria agroalimentare.
D'altro canto, il settore automobilistico continua a soffrire, soprattutto “la produzione di auto elettriche, che soffrono la concorrenza cinese e il calo della domanda di questi modelli”, ha sottolineato la Banca di Francia.
Cresce la preoccupazione tra i dipendenti dei siti industriali
Gli ordini industriali sono ancora considerati “degradati”, tranne che nel settore aeronautico.
Nei servizi commerciali l'attività ha rallentato nel mese di ottobre mentre nelle costruzioni le opere strutturali hanno beneficiato della ripresa dei progetti rinviati a causa delle Olimpiadi.
In novembre, la Banque de France stimava che l'attività dovrebbe cambiare “poco” nell'industria e nei servizi, mentre diminuirebbe nel settore delle costruzioni.
Standardizzazione dei prezzi
Si rileva tuttavia che l'indicatore di incertezza, sulla base dei commenti delle imprese, rimane “relativamente elevato in tutti i settori”, con le imprese che citano “la situazione politica nazionale e l'impatto dei dibattiti fiscali, nonché l'ambiente internazionale”, in particolare l'americana elezioni che non avevano ancora avuto luogo al momento dell’indagine.
Per quanto riguarda i prezzi, la normalizzazione è stata confermata, anche nei servizi, e “l'inflazione dovrebbe quindi rimanere sotto controllo”, secondo la banca centrale francese.
Le difficoltà di reclutamento hanno continuato a diminuire, con il 31% delle aziende che ha dichiarato di averle incontrate in ottobre rispetto al 35% di settembre.