Israele: l’Ue sta valutando “presto” nuove sanzioni contro i coloni, riferisce il Quai d’Orsay

Israele: l’Ue sta valutando “presto” nuove sanzioni contro i coloni, riferisce il Quai d’Orsay
Israele: l’Ue sta valutando “presto” nuove sanzioni contro i coloni, riferisce il Quai d’Orsay
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Il capo della diplomazia francese, Jean-Noël Barrot, lo ha annunciato la settimana scorsa da Ramallah, in Cisgiordania, dopo un incontro con il presidente dell'Autorità palestinese, Mahmoud Abbas. Nuove sanzioni potrebbero essere adottate “presto” dall’Unione europea contro i coloni israeliani estremisti che compiono violenze contro i palestinesi in Cisgiordania, ha ribadito lunedì il ministro degli Affari esteri francese.

“Abbiamo adottato sanzioni, sanzioni a livello nazionale contro i coloni violenti e sanzioni a livello europeo”, ha dichiarato Jean-Noël Barrot, sottolineando che “questo regime di sanzioni è già stato attivato due volte e potrebbe essere attivato presto una terza volta”. .”

Dopo l'attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre e l'operazione militare israeliana lanciata come rappresaglia nella Striscia di Gaza, la situazione è diventata ancora più tesa in Cisgiordania. L’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari ha registrato più di 300 incidenti legati ai coloni, dal 1° ottobre al 4 novembre. La Francia ha continuato a denunciare le violenze perpetrate dai coloni estremisti israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania.

A febbraio, Parigi ha adottato “sanzioni” contro 28 “coloni israeliani estremisti” colpevoli, secondo Parigi, di “violenza contro i civili palestinesi in Cisgiordania”.

“Siamo molto legati alla sicurezza di Israele, ma senza offendere il popolo di Israele, o il popolo ebraico più in generale (…) è nell’interesse di Israele, della sua sicurezza, che il diritto internazionale sia rispettato e che sia fatta giustizia, ” ha dichiarato Jean-Noël Barrot intervenuto ad un panel sul Medio Oriente al Forum della Pace di Parigi.

Lunedì, da Gerusalemme, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha ribadito che la restaurazione di uno Stato palestinese non è “oggi” un progetto “realistico”, mentre la soluzione dei due Stati è l'”unica” possibile per gli europei.

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