La questione del discernimento dell'imputato Hamza Charfeddine sarà al centro dei dibattiti del processo che si svolgerà da martedì 12 a giovedì 14 novembre a Saintes. Era in possesso dei suoi mezzi al momento dei fatti o nel pieno di una crisi paranoica? La Corte d'assise della Charente-Maritime dovrà giudicare questo Rochefortais, allora 29enne, per aver tentato di uccidere la sua vicina di casa di 23 anni, madre di un bambino di 15 mesi, la notte del 23 febbraio 2021.
Sono le 3:01 quando viene svegliata dal campanello. Avverte un amico via SMS, senza successo. I colpi alla porta continuano. Anche gli insulti: “Rispondimi sporca puttana, rispondimi stronza. » Spaventata, tenta di chiamare la madre, invano. Suo fratello la richiama. Corre con il suocero. Nel frattempo Hamza Charfeddine riesce a sfondare la porta. Per quanto riguarda il resto dei fatti, lei e il suo aggressore non ricordano nulla.
Osservazioni incoerenti
Il fratello e il suocero della vittima, arrivati all'edificio, salgono di corsa i piani e si trovano faccia a faccia con l'aggressore, che inizia a inseguirli su per le scale, ancora armato di coltello da cucina. I due uomini riescono a scappare e a nascondersi per qualche secondo prima di riuscire finalmente a ritrovare la giovane madre e il suo bambino. Nell'appartamento i due uomini hanno trovato il bambino che piangeva, con il volto sporco di sangue. Poi sua madre, anche lei ricoperta di emoglobina.
E non finisce qui. Hamza Charfeddine torna nell'appartamento e aggredisce il suocero nella sala da pranzo, colpendolo con un pugno alla nuca e facendo commenti incoerenti. Il fratello della vittima riesce a colpire alla schiena il 30enne con un coltello. L'aggressore verrà arrestato pochi minuti dopo nella sua abitazione, ma non senza resistenze. Questa notte lascerà un ricordo molto traumatico per la giovane madre.
Sembra che questo uomo di 29 anni, disoccupato, soffra di disturbi psichiatrici (schizofrenia, bipolarismo) che richiedono cure, e lo fa dal 2017. I suoi parenti hanno informato gli investigatori che era stato arrestato per diversi mesi. In passato ha avuto diversi ricoveri in un ospedale psichiatrico. Quando ha le convulsioni, sente delle voci. Secondo chi gli era vicino, fino a questa drammatica notte del febbraio 2021, non era mai stato violento.