A Orne, ha osservato e filmato la sua vicina e la figlia minorenne di lei sotto la doccia

A Orne, ha osservato e filmato la sua vicina e la figlia minorenne di lei sotto la doccia
A Orne, ha osservato e filmato la sua vicina e la figlia minorenne di lei sotto la doccia
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Editoriale Mortagne-au-Perche

Pubblicato il

11 novembre 2024 alle 11:51

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Un uomo di 39 anni è comparso davanti al tribunale penale di Alençongiovedì 7 novembre 2024, per il reato di violazione dell'intimità della vita privata fissando, registrando o trasmettendo l'immagine di una persona a carattere sessuale.

I fatti sono avvenuti nella frazione di Bazoches-sur-Hoëne (Orne), da dicembre 2021 a luglio 2022.

Quest'uomo di 39 anni, che viveva in coppia, ha osservato più volte, da una piccola finestra, la sua vicina mentre faceva la doccia nel suo bagno.

Video archiviati sul tuo cellulare

Ma non si è limitato a guardarlo, ha anche filmato la scena con il cellulare. Lo scenario si è ripetuto numerose volte nel corso di questi otto mesi, generando più video archiviati sul telefono dell'imputato o su un account Google.

Una ragazza minorenne

Cosa ancora più preoccupante, anche la figlia piccola dei vicini, di 6 anni, sarà oggetto della malsana curiosità del trentenne. È stata proprio la compagna dell'imputata, scoperte le foto sul suo computer, ad avvisare immediatamente la polizia.

Accusa il compagno

Sapendosi di essere stato smascherato, l'uomo si è poi recato dai vicini per rivelare loro la vicenda e accusare la compagna!

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Durante i dibattiti al tribunale di Alençon, pur ammettendo di essere l'unico autore dei fatti, l'uomo ha cercato di dare la colpa all'amico, evocando il loro rapporto molto tossico.

La presidentessa dell'udienza, Amélia Davy-Davoust, e il sostituto del procuratore Hélène Tardif hanno avuto tutte le difficoltà del mondo per farlo ammettere.

Se questo rapporto degradato può spiegare comportamenti irregolari, non può giustificare e ancor meno scusare questi fatti particolarmente gravi.

La presidente dell'udienza, Amélia Davy-Davoust

Aline Bougeard, legale della parte civile, ha insistito sul trauma subito dalla famiglia che ora evita di camminare per strada per paura di incontrare l'imputato.

Obbligo di diligenza

Il tribunale lo ha condannato a otto mesi di libertà vigilata con sospensione della pena, pena accompagnata da un obbligo di diligenza, un risarcimento per le vittime, il divieto di entrare in contatto con loro e di presentarsi nel comune di Bazoches-sur-Hoëne.

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