Nel maggio 2018, la sua fuga, durante un’estrazione medica all’ospedale di Morvan, ha avuto risonanza nazionale. Nei suoi confronti è stato addirittura emesso un mandato d'arresto europeo prima che lui e il suo complice venissero arrestati in Spagna dopo dodici giorni di fuga. Sei anni dopo, il landernéan Anthony Pondaven si è ritrovato nuovamente detenuto nel carcere di Brest, secondo le informazioni dell'Ouest-France che possiamo confermare.
“Non riesco ancora a capire questa decisione che non dipende dall'amministrazione penitenziaria”, si lamenta Reynald Cochennec, delegato sindacale della Force Ouvrière (FO) presso il carcere. Esprimendo il suo grande stupore, ha aggiunto: “Non è possibile che resti lì: un detenuto che è scappato da qualche parte, non lo rimettiamo nello stesso posto”.
Posto in isolamento
Un'opinione ampiamente condivisa da Gaëtan Saliou, rappresentante del sindacato Ufap-Unsa-Giustizia. “La necessità del suo trasferimento in un'altra struttura è evidente”, giudica colui per il quale questo ritorno “desta grande preoccupazione”. I sindacati temono in particolare per la serenità all'interno di un istituto penitenziario già confrontato a un notevole sovraffollamento carcerario.
Messo in isolamento da quando è stato incarcerato nel pomeriggio di venerdì 8 novembre, Anthony Pondaven non dovrebbe essere giudicato prima del gennaio 2025. Fino ad allora, i sindacati intendono chiedere ai loro dirigenti di chiedere ai magistrati il trasferimento di questo detenuto come nessun altro altro.
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