È attesa un’importante comunicazione del Ministro della Pesca, delle Infrastrutture marittime e portuali sull’Accordo di Partenariato per una Pesca Sostenibile (APPS) tra la Repubblica del Senegal e l’Unione Europea. Il Protocollo di attuazione dell’Accordo firmato il 18 novembre 2019 per un periodo di cinque (anni) scade il 17 novembre 2024 a mezzanotte.
Il Ministro coglierà quindi l’occasione per ricordare e chiarire i nuovi orientamenti strategici del governo per la gestione sostenibile delle nostre risorse alieutiche, promuovendo al contempo gli interessi nazionali.
In totale, il Senegal ha ricevuto un importo di circa 15.250.000 euro (10 miliardi di franchi CFA) nell’ambito del protocollo di pesca con l’UE, nel periodo 2019-2024, ha appreso Senego.
In generale, gli accordi di partenariato per una pesca sostenibile (APPS) mirano a garantire lo sfruttamento sostenibile delle risorse alieutiche, l’approvvigionamento ittico nell’UE e lo sviluppo del settore della pesca nei paesi partner. L’UE ha attualmente 14 APPS attivi con paesi partner, tra cui il Senegal.
“Gli APPS riguardano esclusivamente le scorte eccedenti definite sulla base dei migliori pareri scientifici disponibili e la loro gestione si basa sulle raccomandazioni dei comitati scientifici congiunti bilaterali istituiti nel quadro degli accordi”, informa il sito web della delegazione dell’Unione europea in Senegal visitato da Senego.
Mirano alla conservazione delle risorse e alla sostenibilità ambientale, garantendo l’attuazione delle leggi e dei principi fondamentali sia dell’UE che del paese partner. Pertanto, per quanto riguarda il Senegal, le navi dell’UE possono prendere di mira solo le risorse in eccesso che il Senegal non vuole o non è in grado di sfruttare, vale a dire il tonno tropicale e il nasello nero. Non si tratta di sfruttare le risorse costiere che di solito prendono di mira le flotte di pesca artigianale senegalesi.
In cambio, l’UE paga una tassa per il diritto di accesso alla zona economica esclusiva (ZEE) del paese partner, come il Senegal, nonché un sostegno settoriale adeguato alle sue esigenze. Gli armatori europei versano inoltre agli Stati partner un contributo finanziario basato sulle licenze di pesca e sulle catture effettuate nelle loro acque. La legge senegalese prevede che le navi straniere possano essere autorizzate a pescare in Senegal, ma solo nell’ambito di un accordo di pesca o di un contratto di noleggio (). codice della pesca marittima, art.27).