In un comunicato stampa del 5 novembre, la Lega dei diritti umani del Limosino e in particolare l'unità di monitoraggio dei valori della Repubblica del Comitato regionale si sono detti “seriamente preoccupati per il comportamento stigmatizzante del deputato Lenoir”.
La LDH del Limosino cita uno dei primi cavalli di battaglia del deputato e portavoce dell'UDR, appena eletto, ha dichiarato alla stampa, in particolare “conoscere il numero di stranieri che vivono nella Creuse” per ” informare » i creusei.
Cita anche, più recentemente, la petizione lanciata il 26 ottobre da Bartolomé Lenoir volta a denunciare l'installazione di una “ZAD” nel comune di Faux-la-Montagne, che secondo lui sarebbe stabilita in un ex centro di vacanze appartenente a Enedis, sulle rive del lago Chammet e per sfrattare gli occupanti. Ad essere presa di mira è, più in generale, quella che il deputato ciottista chiama “l'ascesa dell'estrema sinistra” nel dipartimento.
“Da bravo soldatino dell’alleanza UDR-Riconquista, [il] ha appena stigmatizzato i Creusois che non condividono le sue idee politiche incitando al loro rifiuto e alla loro espulsione attraverso fusioni grossolane, infondate secondo la signora Moulin, sindaco della città.” Il quale ha anche sporto denuncia contro il deputato per “diffusione di notizie false idonee a turbare l'ordine pubblico”.
“Bartolomé Lenoir, recentemente nominato portavoce del gruppo UDR, coltiva la sua carriera nelle reti politiche di estrema destra fomentando temi xenofobi e intolleranti nell'ambito dei media locali”, denuncia il comunicato stampa della LDH Limousin, che intende difendere “i diritti e le libertà pubbliche di tutti per una società pacifica e unita”.