Nella Manica, scoperti i corpi dei migranti e gli interrogativi sul probabile peggior naufragio dell'anno

Nella Manica, scoperti i corpi dei migranti e gli interrogativi sul probabile peggior naufragio dell'anno
Nella Manica, scoperti i corpi dei migranti e gli interrogativi sul probabile peggior naufragio dell'anno
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Il mare si è ritirato. Ha lasciato la sua impronta bagnata sulla spiaggia di Calais (Pas-de-Calais) e vi ha depositato un corpo inerte. Poco dopo le 8, mercoledì 6 novembre, un passante lo ha visto e ha lanciato l'allarme. I resti sono stati rapidamente posti in un sacco per cadaveri e poi rimossi dai dipendenti di un'impresa di trasporti funebri. Sulla sabbia rimane solo la sua impronta, un accendino e una macchia di sangue su cui sono posate alcune mosche. L'uomo si era lavato lì, con il corpo gonfio, la pelle danneggiata da giorni di lancio in mare e ferite causate forse dalle eliche delle barche o da animali. La polizia ha trovato documenti d'identità della vittima che facevano pensare che fosse di nazionalità siriana.

Pochi chilometri più a ovest, il 2 novembre, sulla spiaggia di Sangatte, ai piedi della scogliera, è stato riportato dalla marea anche il corpo di un altro uomo. Testa nella sabbia, un occhio mancante, il naso strappato. “La prima volta è scioccante, ma è diventato un luogo comune, non credere che la gente piange a casa la sera”commenta fatalista un camminatore che incontriamo a Sangatte.

Martedì e mercoledì sono stati recuperati altri quattro corpi, questa volta al largo della costa di Calais. Per due settimane la Manica ha continuato a restituire i resti dei migranti che non avevano mai raggiunto l'Inghilterra. La Procura di Boulogne-sur-Mer ha comunicato all'Agence -Presse che sono in corso delle indagini per « determinare se questi corpi possono essere collegati a naufragi o eventi marittimi con morti avvenuti di recente”.

2024, l’anno più mortale

Nella mente di molti, non c'è dubbio che siano legati al naufragio avvenuto il 23 ottobre a circa un miglio nautico (1,8 chilometri) al largo di Blériot-Plage (Pas-de-Calais). Secondo il rapporto redatto dalla prefettura marittima della Manica e del Mare del Nord, 45 persone sono state salvate quella mattina quando la loro canoa si era capovolta e tre persone sono morte.

Le tracce lasciate dai resti di un uomo, probabilmente di nazionalità siriana, ritrovati su una spiaggia di Calais (Pas-de-Calais) il 6 novembre 2024. AIMéE THIRION PER “IL MONDO”

In realtà, secondo diverse testimonianze di sopravvissuti e parenti delle vittime, il bilancio sarebbe molto più pesante. Le squadre della Croce Rossa presenti sulla costa, aiutate dalle associazioni, hanno raccolto e trasmesso alle autorità quindici segnalazioni di dispersi nel naufragio del 23 ottobre. Il che renderebbe il caso più grave avvenuto nella Manica dopo quello del 24 novembre 2021 durante il quale furono recuperati 27 corpi. “Sono soprattutto uomini, provenienti dalla Siria, dall’Eritrea e anche dall’Afghanistan”precisa Bérangère Lucotte, della Croce Rossa.

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