Par
Editoriale L'Aigle
Pubblicato il
8 novembre 2024 alle 20:18
Vedi le mie notizie
Segui Il risveglio normanno
Durante l'udienza del tribunale penale diAlençongiovedì 7 novembre, una coppia è stata processata per “possesso non autorizzato di un animale di una specie non domestica”.
È nella loro proprietà rurale e forestale a Crulai (Orne) che si trova questo coppia sulla quarantinaappassionati di caccia e fauna selvatica, hanno raccolto nel gennaio 2023 un cinghiale maschio che sembrava essersi perso. Lo hanno allevato e gli hanno fornito a Recinzione di 1.600 m² dove visse, apparentemente pacificamente, per più di un anno.
Leggi anche
Passo di Calais. Totò il cinghiale è salvo? La sentenza è appena arrivata!
È stato durante una visita senza preavviso nel gennaio 2024 che gli agenti dell'Ufficio francese per la biodiversità (OFB), responsabile della polizia ambientale, hanno scoperto questo giovane maschio che era diventato adulto e non rispondeva ad alcuna regola preliminare per la detenzione privata, cioè non castrato, non vaccinato, ecc.
Un ritorno alla natura impossibile
Presenti all'udienza, gli agenti giurati hanno sottolineato il pericolo potenziale per il vicinato di questo potente animale ma anche i rischi legati alla possibile trasmissione di epidemie di peste suina e di altre malattie contagiose apparse recentemente in Europa.
Indicano inoltre che il suo allevamento a contatto quotidiano con l’uomo rende ormai impossibile il suo ritorno al suo ambiente naturale.
Animale soppresso, a meno che…
Senza mettere in discussione né la buona volontà né la buona fede degli imputati che non hanno mai avuto a che fare con la giustizia, il tribunale li dichiara colpevoli e li condanna a seguire un corso di cittadinanza.
Ordina inoltre che, a meno che non venga trovata una soluzione normativa che lo consenta l'ammissione in un parco faunistico, l'animale viene soppresso.
Segui tutte le notizie dalle tue città e media preferiti iscrivendoti a Mon Actu.