FRANCOIS NASCIMBENI/AFP
François Ruffin, 7 luglio 2024 a Flixecourt.
POLITICA – Ancora un quasi candidato. Il deputato della Somme François Ruffin ha fatto un passo questo venerdì, 8 novembre, verso una possibile candidatura all'Eliseo nel 2027, secondo il quotidiano Il mondo. Questo, dopo elezioni legislative difficili e una rottura definitiva con Jean-Luc Mélenchon, che lui stesso non chiude mai la porta a un quarto tentativo presidenziale.
“Certo, è ovvio… il 2027 è una carta sul tavolo”, confida François Ruffin. Lontano da “l’ovvio”François Ruffin si è invece sempre rifiutato di rispondere alla domanda su una possibile candidatura, nonostante numerosi sondaggi a suo favore.
Esempio nell'aprile 2023, quando un sondaggio su un'ipotesi presidenziale lo mostrava testa a testa con Jean-Luc Mélenchon. L’ex parlamentare lo ha poi stimato “François è pronto”. Ma l'interessato l'aveva ignorato, credendolo “non è il momento”. Un anno e mezzo dopo, è finalmente arrivato il momento?
“Rispondere a una profonda aspirazione del popolo di sinistra”
Le elezioni legislative di giugno sono state complicate per François Ruffin. Sul piano elettorale dove ha dovuto la sua salvezza solo al ritiro del candidato macronista. Anche sul piano strategico dove ha annunciato la rottura con Jean-Luc Mélenchon e France Insoumise. A Mondospiega che questa situazione complessa ha sconvolto i suoi piani, in particolare il suo ritorno politico alla fine di agosto, quando molti aspettavano una dichiarazione di candidatura o il minimo un chiaro primo passo in questa direzione. “C’è stato un percorso fino alla sera del 9 giugno. Ma sono arrivati degli elementi per interrompere questo percorso”confida il deputato Picard.
Dopo le elezioni legislative, François Ruffin ha fatto un passo indietro per concentrarsi meglio sul suo ultimo film Mettiti al lavoro!, nelle sale dal 6 novembre. Il film è tanto a “oggetto di fantasia” Quello “oggetto politico”ha spiegato durante la promozione, nel senso che presenta il suo progetto politico” senza dirlo, ma dimostrandolo”. Il progetto in questione è noto: “eroizzare” il valore del lavoro e “veri eroi” ogni giorno, “non solo dicendo “il salario minimo è 1.600 euro”, ma dando nomi, nomi, luoghi, professioni”ha spiegato sul set di C per te le 4 novembre. “Non vengo solo a dire: “Questo è ciò che avrebbe dovuto essere fatto”, ma vengo a farlo”.supponeva. Vicino al Mondoconferma: “ Non ci sarà altra via che una via di libertà e audacia per rispondere a un’aspirazione profonda del popolo di sinistra”.
Resta da rispondere a coloro che aspirano «aspirazioni» sono ogni giorno un po' più numerosi, tra Raphaël Glucksmann, Carole Delga, Bernard Cazeneuve e François Hollande. Tutti si sono visti in varie occasioni durante l'estate. François Ruffin non c'era (ancora?) lì. Ma secondo Il mondo, il deputato “non chiudere nessuna porta”.
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