Le case di cura della Lozeria hanno 1.595 posti. Sono pieni al 93%.
Credito: Pixabay Sabine Van Erp
Un milione di euro di aiuti eccezionali è l'importo che il Consiglio dipartimentale di Al Lozère proporrà in votazione nella prossima sessione plenaria del 26 novembre. L'obiettivo è permettere alle case di cura della Lozère di farlo ridurre il loro deficit che ammonta a 3,8 milioni e questo non è dovuto ad una cattiva gestione.
Victor Lallement è direttore dell'Ehpad la Soleiade a Collet de Dèze e presidente dipartimentale della Fnadepa, la federazione dei direttori di case di cura:
Negli ultimi tre anni abbiamo davvero sofferto molto dell’inflazione. In particolare abbiamo cibo, dobbiamo dare da mangiare ai residenti mattina, mezzogiorno e sera, elettricità, gas, energia, tutele anch'esse aumentate enormemente, manutenzione… Infatti, tutte le stazioni di Spesa sono esplose e questo ha ampliato i deficit perché i prezzi giornalieri vengono rinnovati ogni anno. I consigli dipartimentali hanno fatto degli sforzi per garantire che avessimo tassi di cambiamento, ma non sono riusciti a compensare perché abbiamo raggiunto livelli di inflazione enormi.
Il modello di finanziamento per le case di cura è attualmente in discussione a livello nazionale e locale. Delle ventisei case di cura della Lozère, ventidue sono in deficit. L'aiuto eccezionale di 1 milione di euro è molto apprezzato dai direttori degli stabilimenti, ma non è sostenibile. Il presidente del Dipartimento, Laurent Suau, sta valutando anche altre soluzioni per il futuro, come la determinazione dei prezzi basata sul reddito o un aumento dei tassi alloggio.
Abbiamo coinvolto molte persone sulla politica dei prezzi perché costavamo poco. Penso che dobbiamo uscire da questo schema, da questo discorso, per dire questopossiamo difendere i prezzi più altiperché l'assistenza c'è, perché gestire la dipendenza nelle case di riposo è complicato e quindi richiede competenze tecniche e personale. C’è bisogno di intrattenimento per questi anziani, c’è bisogno di ristorazione di qualità e di comfort. PPer me, c’è un vero problema riguardo al prezzo pagato in questi istituti per un’assistenza migliore.
In media, nel dipartimento, che non dispone di strutture private redditizie, i residenti attualmente pagano quasi 2.000 euro al mese.