Biennale Dakar 2024: tuffarsi nel risveglio del futuro

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Questo ricco tema ti invita a un viaggio coinvolgente in cui l’arte diventa messaggera della storia, dell’ambiente e delle realtà sociali contemporanee, celebrando l’eccezionale creatività dell’Africa e della sua diaspora. Un programma vario consente ai visitatori di immergersi completamente nell’eccezionale creatività dell’Africa e della sua diaspora.

Il tema ad alto impatto

Il titolo di questa edizione, The Wake, evoca diverse interpretazioni: la scia di una barca, il risveglio dopo una lunga notte, o anche la veglia funebre, che simboleggia il passaggio e la memoria. Il concetto di “sveglia” qui riecheggia un tuffo nella storia coloniale, ma anche nelle recenti crisi ecologiche e sanitarie che hanno ridefinito le nostre società. È un appello al risveglio di fronte a queste emergenze globali, ma anche uno spazio di riflessione sul futuro attraverso le opere degli artisti.

Il direttore artistico, Salimata Diop, vede questo tema come un “tuffo” nelle opere, permettendoci di esplorare sia la loro origine che il loro impatto sociale. Un’audioguida trilingue (inglese, francese, wolof) arricchirà questa esperienza fornendo informazioni approfondite sulle opere e sugli artisti.

Salimata Diop, Direttore Artistico

58 artisti e un mondo di creazione

Questa edizione presenta le opere di 58 artisti provenienti dall’Africa e dalla diaspora, ognuno dei quali apporta una prospettiva unica su questioni generali, ecologiche, sociali e politiche. La diversità dei mezzi, che vanno dalle arti visive alla realtà virtuale, passando per la scultura e la fotografia, testimonia la ricchezza della scena artistica contemporanea.

L’artista keniana Wangechi Mutu, icona dell’afrofuturismo, sarà una delle figure essenziali di questa edizione. Vivendo tra Nairobi e New York, propone un’installazione monumentale unica presso la Corte Suprema di Dakar. Come “grande testimone” di questa biennale, incarna l’impegno femminista ed ecologico dell’arte africana contemporanea, esplorando i temi dell’identità, del femminismo e dell’ecologia.

Wangechi Mutu

Gli highlights della Biennale

Cerimonia di apertura e mostre

Il 7 novembre segnerà la cerimonia ufficiale di apertura al Grand Théâtre National Doudou Ndiaye Rose. Questa cerimonia sarà seguita da una visita ai padiglioni nazionali presso il Museo delle Civiltà Nere dalle 12:00. La giornata inaugurale si conclude con una sessione di apertura della mostra internazionale (su invito) nei locali dell’ex Palazzo di Giustizia.

Attività didattiche e visite scolastiche

Anche questa edizione 2024 sarà caratterizzata da una ricca attività didattica. Questo approccio mira a enfatizzare l’impegno delle generazioni più giovani con l’arte africana contemporanea.

Le visite scolastiche al Palazzo dei Bambini e i laboratori didattici sensibilizzeranno gli studenti ai temi dell’arte e della cultura in un’ottica di risveglio e di riflessione sul futuro.

Incontri scientifici e professionali

Il programma degli incontri scientifici affronterà diversi temi legati a “The Wake”, tra cui “Riequilibrare gli scambi culturali per creare nuove opportunità di occupabilità per i giovani”un dibattito organizzato in collaborazione con l’UNESCO presso l’Espace Agora del Museo delle Civiltà Nere.

Il programma prevede anche panel su diversi argomenti, dal design alla mostra NFT, consentendo scambi arricchenti tra professionisti…

Spettacoli artistici e concerti

Numerose performance artistiche segneranno questa biennale, in particolare quelle di Lo Def, Tuli Mekondjo e Stéphanie M Reinette. Concerti, come quello previsto a Place de la Nation con il grande concerto COJOG – Biennale, scandiranno l’evento, fornendo una cornice di celebrazione e comunione con l’arte.

Una dimensione ecologica: “Ci fermeremo quando la Terra ruggirà”

La mostra dei curatori ospiti, “Ci fermeremo quando la Terra ruggirà”incarna l’aspetto eco-femminista di questa biennale. Concentrata sulle conseguenze dei cambiamenti, ha incontrato artisti e collettivi climatici impegnati a sensibilizzare l’opinione pubblica sul rapporto tra uomo e natura.

Questa mostra sarà uno spazio di riflessione sulle possibili risposte alle attuali sfide ecologiche, con opere provenienti da vari paesi africani e dalla diaspora, che illustrano le tensioni sociali e politiche attraverso una prospettiva ambientale. Questo è ciò che testimonia Kara Blackmore, curatrice di questa mostra. Crede che l’arte abbia un ruolo cruciale da svolgere nella sensibilizzazione collettiva.

La dottoressa Kara Blackmore, curatrice ospite della Biennale

Una biennale che connette le culture

Uno dei punti di forza della Biennale di Dakar è la sua apertura internazionale pur rimanendo profondamente ancorata alla realtà africana. L’inclusione di artisti afrodiscendenti provenienti da paesi come Messico, Argentina e Colombia, così come la partecipazione di collettivi come LO-DEF Factory, mostra l’ampiezza della biennale, che trascende i confini geografici e culturali.

In questo modo rappresenta un luogo di incontro, condivisione e resistenza, dove le voci della diaspora africana si levano in modo potente.

Un luogo di incontro e riflessione

La Biennale di Dakar non è solo un evento artistico. È uno spazio vivo di incontri, dibattiti ed emozioni. La programmazione pubblica, le performance, nonché la ricchezza degli scambi con gli artisti, rendono questo evento un momento unico nel calendario culturale globale.

Tra la presentazione del libro il « Cri de Picasso » del Professor Jean-Luc Aka-Evy, Ambasciatore del Congo a Dakar e la tavola rotonda sul tema “Decolonizzare il pensiero, la scrittura e il Museo”la condivisione di esperienze arricchenti ti aspetta.

È un invito a esplorare gli strati profondi della storia, della cultura e delle realtà contemporanee, attraverso opere che ci parlano, ci commuovono e ci interrogano.

“Il grido di Picasso” di Jean Luc AKA-EVY

Un viaggio artistico imperdibile

La Biennale di Dakar 2024 è un invito a esplorare, riflettere e sentire. Questa quindicesima edizione offre un’immersione unica nelle preoccupazioni ecologiche, sociali e politiche, attraverso un viaggio in cui ogni opera è un appello alla coscienza e all’azione collettiva.

Preparatevi a lasciarvi toccare da questa edizione eccezionale, che promette di essere un momento indimenticabile nell’arte africana contemporanea.

Cosa non fare

Nel rispetto dell’arte e degli artisti, la Biennale di Dakar invita i suoi visitatori a vivere un’esperienza segnata da serenità e attenzione. Per preservare l’integrità delle opere e garantire un ambiente di contemplazione per tutti, sono fondamentali alcune regole.

  • Tocca qualsiasi oggetto nelle sale espositive,
  • Spostare i mobili all’interno del sito
  • Trasforma gli scatti (foto e/o video) in opere d’arte non originali. diritti riservati;
  • Fumare all’interno di tutte le aree di visita,
  • Fumare o svapare nelle aree comuni,
  • Mangiare in qualsiasi altra parte del recinto esterno del ristorante e dei food truck appositamente allestiti attorno ai siti espositivi;
  • Correre nei corridoi;
  • Buttare gli avanzi di cibo, le bottiglie d’acqua o le bustine vuote;
  • Abbandonare a terra le confezioni di eventuali prodotti già aperti e/o utilizzati (mascherine, caramelle, sigarette, ecc.);
  • Parcheggiare per periodi prolungati nei padiglioni espositivi;
  • Interrompere il regolare svolgimento delle mostre (urla);
  • Portare animali (cani, gatti, ecc.) nelle aree di visita

Trova gli eventi della Biennale nel calendario

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