un russo-ucraino arrestato a Roissy, sospettato di voler commettere un attentato

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Un uomo di 26 anni è stato arrestato presso la DGSI dopo essere stato ferito da un ordigno esplosivo improvvisato nella sua camera d’albergo.

La vicenda arriva nel pieno della tensione tra Parigi e Mosca e mentre diversi servizi di intelligence europei hanno messo in guardia nei giorni scorsi sui rischi di sabotaggio russo legati alla guerra in Ucraina. Lunedì pomeriggio, un uomo di nazionalità ucraina e russa, di 26 anni, è stato soccorso dai vigili del fuoco in un hotel situato nella zona alberghiera dell’aeroporto di Roissy-Charles-de-Gaulle.

L’uomo ha riportato gravi ustioni in seguito ad un’esplosione. Allertati dai servizi di emergenza, i gendarmi hanno scoperto nella sua camera d’albergo documenti falsi, prodotti e materiali destinati alla fabbricazione di ordigni esplosivi. Secondo quanto riferito, il sospettato è stato ferito dall’attivazione di uno di questi dispositivi, presumibilmente costituito da TATP, un esplosivo artigianale estremamente instabile, e da un telefono cellulare.

Martedì la Procura nazionale antiterrorismo ha ripreso i fatti e ha aperto un’indagine per “partecipazione ad un’associazione per delinquere terroristica finalizzata alla preparazione di reati di attentato contro persone” e “detenzione di una sostanza o di un prodotto o di elementi incendiari o esplosivi” destinato a costituire un ordigno incendiario o esplosivo allo scopo di preparare la distruzione, il danneggiamento o il pregiudizio a persone, in connessione con un’impresa terroristica.” L’uomo è stato posto in custodia di polizia nei locali della Direzione generale della Sicurezza interna (DGSI) alla quale erano affidate le indagini.

Allerta per il sabotaggio russo in Europa

Le indagini sono appena iniziate. Secondo fonti vicine alle indagini, il sospettato, un ucraino del Donbass che ha acquisito la nazionalità russa e ha combattuto dalla parte russa, nega qualsiasi piano di attentato e sostiene che si è trattato di un semplice incidente La DGSI dimostra tuttavia che le autorità francesi prendono la questione molto sul serio. E la presenza di quest’uomo nei pressi del primo aeroporto francese è ancora più preoccupante.

Nelle ultime settimane i servizi segreti hanno messo in guardia dal rischio di sabotaggio russo. E si è osservato un susseguirsi di fatti sospetti. Alla fine di maggio in Polonia sono state arrestate tre persone sospettate di aver appiccato diversi incendi dolosi per conto della Russia. Le autorità lituane e britanniche stanno mettendo in discussione incidenti simili avvenuti nelle ultime settimane. All’inizio di aprile il Ministero dei trasporti ceco ha accusato Mosca di voler sabotare l’infrastruttura ferroviaria europea.

Tante azioni che non sorprendono. Dall’era sovietica, quello che a Mosca viene chiamato “misure attive”, compreso il sabotaggio, è una specialità dei servizi segreti russi. E probabilmente gli attacchi sono appena iniziati.

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