ll numero di diagnosi di HIV (virus dell’immunodeficienza umana, che attacca progressivamente il sistema immunitario) è in aumento per il terzo anno consecutivo in tutte le fasce della popolazione, avverte l’istituto sanitario pubblico Sciensano. L’epidemia di HIV in Belgio non è quindi sotto controllo e sono necessari ulteriori sforzi.
Nel 2023, in Belgio è stato diagnosticato l’HIV a 665 persone, un aumento del 13% rispetto al 2022. Poco meno della metà di queste diagnosi riguardava uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM), in particolare nella fascia di età compresa tra 30 e 39 anni. Si tratta di un aumento del 16% rispetto al 2022, che interrompe il continuo calo osservato in precedenza tra gli MSM belgi. L’altra metà delle nuove diagnosi di Hiv è stata fatta tra le persone eterosessuali, con un aumento del 13% rispetto al 2022. L’aumento riguarda sia uomini che donne, ma è nelle fasce di età dai 30 ai 49 anni e over 60 è più forte.
Il calo dell’uso del preservativo spiega in parte questo aumento. Alcune persone sono esposte all’HIV senza essere consapevoli del rischio che corrono. Inoltre, sebbene l’uso della PrEP (un trattamento preventivo dell’HIV offerto a persone HIV negative ad alto rischio di infezione da HIV) tra gli MSM continui ad aumentare, l’aumento del numero di diagnosi in questo gruppo suggerisce la persistenza di lacune nella copertura, Sciensano sottolinea ulteriormente. E altri gruppi ad alto rischio si trovano ad affrontare ostacoli all’accesso e all’utilizzo efficace della PrEP.
Questi fattori sono ulteriormente aggravati dall’aumento di altre infezioni sessualmente trasmissibili (IST), come la gonorrea e la clamidia, in Belgio. In effetti, le persone con una IST corrono un rischio maggiore di contrarre l’infezione da HIV se vi sono esposte.
“Questa situazione ci ricorda l’importanza di continuare gli sforzi di prevenzione, soprattutto perché oggi esiste una serie di strumenti efficaci per ridurre il rischio di trasmissione dell’HIV”, osserva la piattaforma Prevenzione dell’AIDS: “È ciò che chiamiamo prevenzione combinata che si basa sulla l’uso del preservativo, l’uso dello screening e l’uso di trattamenti per ridurre al minimo i rischi di trasmissione dell’HIV. »
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