Nel maggio 2023, il suicidio di Lindsay, una studentessa di 13 anni, ha portato all'annuncio da parte del governo di una serie di misure contro il bullismo scolastico. Un anno dopo, mentre le indagini sono ancora in corso, uno scioccante documentario tenta di far luce sulla storia di questa adolescente. Carina, socievole, dal temperamento forte, Lindsay non ne aveva il «tipo di profilo» di una vittima, secondo Plana Radenovic, la giornalista che ha seguito il caso per RTL, e che vede la cosa come una “fatto sociale” e non una semplice notizia.
Dagli insulti alle aggressioni fisiche fino alle molestie sui social network, il regista Félix Seger descrive un ciclo insidioso, che valica gradualmente i confini della scuola per invadere la privacy dell'adolescente. Ogni fase è messa in prospettiva dalle testimonianze di ex vittime, le cui ferite sono ancora aperte decenni dopo gli eventi, e di diversi “esperti”: il segretario generale del sindacato dei presidi Unsa, un agente di polizia, uno psicologo della piattaforma di ascolto 3018 …
Una questione di sanità pubblica
Possiamo rammaricarci che il film si concentri più sulle disfunzioni del sistema (istruzione nazionale, polizia, ecc.) che su vie concrete per lottare efficacemente contro questa piaga i cui effetti sono decuplicati dagli strumenti digitali. Secondo la psicologa Sabine Duflo, il telefono cellulare, di cui le generazioni più giovani sono dotate in media dai 9 anni e 9 mesi, costituisce un “una bomba nella tasca di un bambino”chi può “portare a fare qualsiasi cosa e soffrire il peggio”. Un tema di sanità pubblica, quindi, senza dubbio affrontato nel dibattito che prolunga la serata.
In occasione della Giornata nazionale contro il bullismo a scuola, France Télévisions propone anche programmi speciali sulle sue piattaforme: programmi rivolti al pubblico giovane su Okoo e Lumni.fr, così come le serie No, siamo sporchi nell'ariae documentari Muori alle 13 et Molestie a scuola, gli indiani rispondono su France.tv.
“Lindsay, la meccanica delle molestie”, giovedì 7 novembre alle 21 su France 2.