Trattato d'alto mare: a un anno dalla firma, la Francia accelera

Trattato d'alto mare: a un anno dalla firma, la Francia accelera
Trattato d'alto mare: a un anno dalla firma, la Francia accelera
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All'unanimità e senza modifiche: presentato all'Assemblea nazionale il disegno di legge che autorizza la ratifica del testo adottato nel giugno 2023 dalle Nazioni Unite e aperto alla firma degli Stati nel settembre dello stesso anno (hanno già firmato 105 paesi, tra cui la Francia) e adottato senza difficoltà la primavera scorsa, dopo l'avvio della procedura accelerata. Questo martedì, 5 novembre, saranno i senatori ad esaminare a turno il testo che mira ad autorizzare la ratifica dell'accordo sulla protezione degli oceani situati al di fuori delle zone economiche esclusive (ZEE) e della piattaforma continentale degli Stati costieri.

Anche in questo caso, salvo sorprese, l'esame del testo non dovrebbe sollevare particolari difficoltà. Lo scorso luglio la Commissione Affari Esteri, Difesa e Forze Armate del Senato lo ha adottato, senza modificarlo, “ritenendo che l'accordo BBNJ costituisca un passo avanti storico per la tutela della biodiversità marina in alto mare”.

La Francia al 15° posto

Destinato a integrare il quadro giuridico stabilito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, adottata nel 1982, l’accordo BBNJ (Diversità biologica delle aree oltre la giurisdizione nazionale) “mira in particolare alla protezione delle zone di alto mare, mediante la l’istituzione di aree marine protette, nonché la realizzazione di valutazioni dell’impatto ambientale delle attività umane che potrebbero avere effetti dannosi in alto mare”, ricordava l’Eliseo nel maggio scorso. “Istituisce inoltre un sistema di accesso alle risorse genetiche marine e prevede la condivisione dei benefici derivanti dal loro utilizzo”, e promuove il trasferimento delle tecnologie marine verso i Paesi in via di sviluppo.

Il trattato entrerà in vigore una volta ratificato da 60 Stati. “La Francia, come gli altri paesi membri e l’Unione europea, si mobilita per una rapida ratifica di questo accordo, idealmente prima della Conferenza sugli oceani delle Nazioni Unite, che si terrà a Nizza nel giugno 2025”, è stato poi annunciato l’Eliseo. Al termine dell’attuale processo legislativo, la Francia sarebbe il quindicesimo Stato a ratificare formalmente il trattato, dopo Bangladesh, Barbados, Belize, Cile, Cuba, Maldive, Mauritius, Micronesia, Monaco, Palau, Panama, Seychelles, Singapore e Oriente Timor.

© Un articolo della redazione di Mer et Marine. Riproduzione vietata senza il consenso dell'autore/i.

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