Centrismo, convinzioni e prospettive politiche: Maxime Prévot svela la sua visione politica in “Pyjama Partis”

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Il presidente del partito Engagés, Maxime Prévot, ha illustrato la sua visione politica, le sue differenze con gli altri partiti e le sue idee per il futuro nel programma “Pyjama Partis”.

Cosa significa essere centristi?

Per Maxime Prévot essere centrista significa rifiutare il sostegno della sinistra e allo stesso tempo allontanarsi dal conservatorismo talvolta rigido della destra. “Sono centrista per convinzione, non per difetto”, lui dice. Secondo lui la politica deve servire gli interessi di tutti e non di una minoranza. Questa visione si traduce nel desiderio di trovare un equilibrio tra le ideologie, prendendo il meglio sia dalla sinistra che dalla destra.

Posizioni sugli altri partiti

Il presidente di Les Engagés critica il laicismo promosso dalla DéFi, preferendo una netta separazione tra Stato e religione e accettando il finanziamento delle religioni, compresa la laicità. Per quanto riguarda il MR, sostiene la totale neutralità delle funzioni di autorità, ma consentirebbe l’espressione di convinzioni personali in ruoli amministrativi non sensibili.

Nonostante i diversi temperamenti, i centristi riconoscono un punto in comune con il partito di Georges-Louis Bouchez: la limitazione a due anni dell’indennità di disoccupazione. Tuttavia, insiste su un approccio umano, in cui lo Stato deve offrire posti di lavoro adeguati alle competenze dei disoccupati anziché lasciarli senza sostegno.

Sul piano sociale, Prévot vuole promuovere il lavoro introducendo un “bonus lavoratore” affinché chi lavora guadagni una vita migliore rispetto a chi non lavora. È anche critico nei confronti delle proposte socialiste di ridurre la settimana lavorativa a quattro giorni, ritenendo che ciò potrebbe danneggiare la competitività.

Quando si tratta di energia, rifiuta l’opposizione tra rinnovabili e nucleare sostenuta dagli ambientalisti. Per lui il nucleare deve restare parte del mix energetico belga per garantire prezzi controllati e indipendenza energetica. In definitiva, gli Impegnati vogliono che rimanga il 25% dell’energia nucleare prodotta in Belgio.

Infine, Maxime Prévot è scettico nei confronti delle promesse del PTB, in particolare per quanto riguarda la gratuità totale dei trasporti pubblici. Egli invoca una tassazione equilibrata in cui i beni più pesanti contribuiscano maggiormente senza stigmatizzare i ricchi al punto da allontanarli.

Gli agricoltori e la transizione climatica

Prévot esprime la sua comprensione e il suo sostegno agli agricoltori, sottolineando la necessità di una legislazione a livello vallone che garantisca i prezzi minimi dei prodotti agricoli, aggiungendo che l’essenziale deve essere fatto anche a livello europeo. Secondo lui la transizione climatica non può avvenire senza gli agricoltori.

“Da anni gli agricoltori si sforzano di mantenere un modello familiare nelle loro aziende agricole e da anni lanciano l’allarme sulle difficoltà di avere un reddito dignitoso. La causa agricola merita il nostro rispetto e non potremo che riuscirci la transizione climatica con gli agricoltori e non contro di loro.”

Guarda l’episodio di “Pyjama Partis” con Maxime Prévot su RTL play.

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