Che peccato. È un po' la sensazione che si è sentita ieri, domenica 3 novembre, al termine dell'ultimo Rolex Paris Masters a Bercy, prima del trasferimento nel 2025 all'Arena La Défense di Parigi. Per tutta la settimana, Ugo Humbert ha fatto sognare i tifosi francesi. Purtroppo il torneo si è concluso nei guai per il Messin, con una sculacciata subita in finale contro Alexander Zverev (6-2 6-2 in 1h15). Ricorderemo comunque la magnifica prestazione dell'ormai 14esimo al mondo. La sequenza di Alcaraz, Thompson e Khachanov ci ha riportato chiaramente ai nostri ricordi del 2001, 2008, 2009 o 2010 con Sébastien Grosjean, Jo-Wilfried Tsonga e Gaël Monfils (due volte finalista) che hanno fatto vibrare questo altoparlante elettrico di Bercy.
Non piangeremo neanche noi. Il torneo non si ferma, cambia solo i caseifici. Allora lasciamoci il passato alle spalle e concentriamoci sul presente. Quindi dirigiti al Moselle Open e al suo tavolo XXL. Potremmo dire che, vista la sua collocazione in calendario, nell'ultima settimana della stagione regolare, l'ATP 250 di Metz potrebbe soffrire di scarsa affluenza con giocatori provati e stanchi da un anno lungo e faticoso. Solo che, ovviamente, la stagione regolare è giunta al termine, ma le ATP Finals, la fase finale del tennis professionistico, devono ancora arrivare.
Un negozio di patatine chiuso per motivi amministrativi
Saranno in otto, come sempre, a partecipare a questo torneo riservato alla crème de la crème del tennis. I veri “re” per una volta. Qualificati, non per il loro valore di mercato, ma per quello che sono riusciti a fare negli ultimi dieci mesi.
Ma adesso il ranking mondiale non ha ancora emesso il suo verdetto, anche se mancano solo sette giorni a un torneo tanto spettacolare quanto storico. Al momento i giocatori che hanno già acquistato il biglietto aereo per Torino sono Jannik Sinner, Alexander Zverev, Carlos Alcaraz, Daniil Medvedev e Taylor Fritz. Rimangono quindi tre posti da occupare. Sono tanti, soprattutto se si considera che tra il sesto, Novak Djokovic, e Grigor Dimitrov, decimo, ci sono solo 570 punti.
Mi direte: “Perché tutto questo trambusto? » E io vi risponderò: “Novak Djokovic. » Nole quest'anno non ha vinto uno Slam, il che avrebbe significato la qualificazione per il Torino. Se vorrà andarci, dovrà qualificarsi come titolare. Ma abbiamo il diritto di chiederci quale sia la vera motivazione del GOAT nel voler andare in Piemonte, quando sappiamo che era detentore del titolo a Parigi, quindi aveva 1000 punti da difendere lì e tuttavia ha deciso di non andare. Là. Una decisione che, di fatto, gli ha fatto perdere 1000 punti preziosi per poter gustare un delizioso piatto di pasta al pesto (e non alla carbonara, come richiede il vegetarianismo) come solo gli italiani sanno fare.
Piccolo flashback. Novak Djokovic ha appena vinto l'oro olimpico. Alla domanda “Cosa resta da guadagnare?” », ha risposto il serbo “Non molto”, con un sorrisetto. Basti dire che l'idea di fare nuovamente le valigie per gareggiare nel Masters, che ha vinto sette volte, lo riscalda come una friggitoria chiusa per motivi amministrativi. Questa ipotesi di mancata partecipazione di Novak Djokovic, pur con un numero di punti sufficiente, apre prospettive per il nono e decimo posto che sono Andrey Rublev e Grigor Dimitrov.
La corsa per le ATP Finals va ai supplementari
Il che ci riporta al Moselle Open e ai suoi 250 punti, più preziosi che mai. Sulla linea di partenza troviamo, come per caso, Andrey Rublev, Grigor Dimitrov e Casper Ruud. Sorprendente non vedere Alex de Minaur lì? Non c'è modo. L'australiano, meglio piazzato al 7° o 8° posto, è a Belgrado per gareggiare negli altri 250, dove il livello è quindi più basso. Non stupido.
Ecco in concreto cosa devono fare i meglio piazzati, cioè Ruud, De Minaur e Rublev:
Casper Ruud sarà a Torino se raggiungerà le semifinali.
Alex de Minaur sarà a Torino se vincerà il torneo di Belgrado o se riuscirà a fare altrettanto bene di Rublev.
Andrey Rublev sarà a Torino se intascherà 26 punti in più di De Minaur.
Per finire con questo magnifico plateau di Metz, bisogna aggiungere giocatori del calibro di Sonego e Norrie. Senza dimenticare la bella formazione dei francesi, nonostante il ritiro dell'eroe del momento, gloria locale per di più, Ugo Humbert, che si è ritirato come aveva suggerito ieri dopo la finale di Parigi. Senza dubbio un colpo al cuore per Messin che era anche detentore del titolo. Il suo pacchetto avvantaggia Titouan Droguet che si unisce quindi, nel clan francese, a Grégoire Barrère, Benjamin Bonzi, Quentin Halys, Pierre-Hugues Herbert, Adrian Mannarino, Richard Gasquet, Hugo Gaston, Manuel Guinard, Corentin Moutet, Harold Mayot e Théo Papamalamis.
Tutti a Metz per un torneo che si preannuncia tanto avvincente quanto spettacolare, con le partite nella partita e questa corsa alle ATP Finals che va ai supplementari.