Il principale sospettato dell'omicidio dello studente 19enne inizialmente ha rifiutato la sua estradizione. Alla fine ha accettato e dovrà essere estradato mercoledì 6 novembre.
Nuova fase nelle indagini sull'omicidio di Philippine. Taha O., principale sospettato dell'omicidio dello studente, dovrà essere estradato mercoledì 6 novembre in Francia, riferisce una fonte vicina al caso, confermando le informazioni di CNews. L'uomo di 22 anni è stato nuovamente interrogato questo lunedì dalla procura del cantone di Ginevra dopo essere stato arrestato in Svizzera il 24 settembre. Il sospettato ha confermato il suo consenso a essere consegnato alla Francia secondo una procedura di estradizione semplificata, indica la procura di Parigi.
Il suo avvocato in Svizzera, Me Florence Yersin, aveva già annunciato martedì scorso di aver accettato questa estradizione, dopo averla inizialmente rifiutata. Un'accelerazione che permette alla giustizia francese di evitare di dover passare attraverso la procedura ordinaria, che è molto più lunga.
Il corpo di Philippine, uno studente di 19 anni dell'Università Paris-Dauphine, è stato scoperto il 21 settembre nel Bois de Boulogne, nella parte occidentale di Parigi, dopo diversi giorni di ricerche. Lo stesso giorno, la procura di Parigi ha aperto un'indagine giudiziaria per stupro e omicidio.
Un cittadino marocchino di 22 anni, Taha O., già condannato per stupro nel 2021, è stato rilasciato nel giugno 2024 al termine della pena, quindi rinchiuso in un centro di detenzione amministrativa a Metz. È stato poi assegnato ad un albergo dell'Yonne, dove non era mai stato, né ha rispettato l'obbligo di timbrare, tanto da registrarlo nello schedario delle persone ricercate il giorno prima dell'omicidio, il 19 settembre. Gli è stato chiesto di lasciare il territorio francese, cosa che ha suscitato forti reazioni, soprattutto da parte dell'estrema destra. Lo ha sollecitato anche il ministro dell'Interno, Bruno Retailleau “sviluppare il nostro arsenale legale”.