Mentre l'esame del bilancio dello Stato e della previdenza sociale riprende questo lunedì 4 novembre all'Assemblea nazionale, il deputato della 2a circoscrizione elettorale dell'Indre-et-Loire Daniel Labaronne è stato ospite di France Bleu Touraine.
Il bilancio dello Stato e quello della previdenza sociale sono nuovamente in discussione questa settimana nell'Assemblea nazionale. Queste discussioni si preannunciano accese perché il governo vuole risparmiare 60 miliardi di euro e dopo lo scioglimento non ha più la maggioranza nell'Assemblea. Tra i deputati dell'Ensemble pour la République, il partito di Emmanuel Macron, molto presente alla Camera fin dall'inizio dei dibattiti sul bilancio, c'è quello della seconda circoscrizione elettorale dell'Indre-et-Loire, Daniel Labaronne. È stato ospite di France Bleu Touraine questo lunedì 4 novembre.
Il deputato dell'EPR ha annunciato che allo stato attuale non voterà sul bilancio dello Stato. “Ci sono ancora 1.500 emendamenti da esaminare e siamo già a 30 miliardi di euro di tasse in più rispetto alla roadmap del premier”spiega Daniel Labaronne che descrive questi emendamenti come “un vero e proprio inferno fiscale”. Anche il deputato di Touraine ed ex sindaco di Bléré ritiene che le autorità locali “deve essere ritenuto responsabile per la questione del deficit di bilancio” anche se gran parte degli sforzi volti a ridurre la spesa pubblica peseranno “Lo Stato, che dovrà ridurre il suo stile di vita”.
Daniel Labaronne riconosce che attualmente nella Commissione Finanze il governo sta facendo una serie di affronti (come l'abolizione del SNU, il Servizio Nazionale Universale, mercoledì 30 ottobre). Lui però conta “La saggezza del Senato di invertire un certo numero di disposizioni.” Il deputato immagina che poi, dopo il passaggio in Commissione paritetica paritetica, il testo sarà sottoposto all'Assemblea “chi voterà a favore o no, e poi ci sarà un 49,3.”
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