Non ha usato mezzi termini. Durante una visita al centro antincendio e di soccorso di Chessy (Seine-et-Marne) questo giovedì 31 ottobre, interrogato sulle violenze regolarmente subite dai vigili del fuoco, Bruno Retailleau (LR), ministro degli Interni, ha alzato la voce, criticando “questi feccia che aggredisce i nostri vigili del fuoco”, evocando il caso di un pompiere, oggi assegnato a Chessy, aggredito da una cinquantina di giovani durante i disordini del giugno 2023 a Dammarie-les-Lys. “Le sanzioni devono essere forti”, ha insistito il ministro. È intollerabile attaccare uomini e donne che intervengono per salvare vite umane. Devi essere intrattabile. »
Il pompiere in questione si chiama Loïc. Questo sergente di 30 anni era all'epoca di stanza a Melun. La sera del 30 giugno, mentre scoppiava la violenza urbana in tutta la Francia dopo la morte di Nahel a Nanterre (Hauts-de-Seine), egli è stato chiamato a intervenire su un presunto incendio nel delicato quartiere di La Plaine du Lys Dammarie-les-Lys. Sul posto si precipitano tre veicoli. I primi due avanzano senza incidenti, ma non l'ultimo, in cui si ritrovano Loïc e altri due vigili del fuoco.