Questo è un passo significativo che Mayotte compie lunedì 4 novembre, quando viene inaugurato il Technopole Dembéni. Gli attori economici lo aspettavano con impazienza per portare l'imprenditorialità mahoraita nel 21° secolo.
Avrebbe dovuto essere inaugurato all'inizio del 2024, ma numerosi eventi, di cui tutti i mahoresi sono perfettamente a conoscenza, hanno ritardato questa inaugurazione di quasi 10 mesi.
Arroccato sulle alture di Dembéni, del Tecnopolo, disponiamo di un panorama impareggiabile con una vista mozzafiato sulla laguna. Ma ciò che sicuramente toglierà ancora più fiato al tessuto economico locale (o addirittura regionale) saranno gli asset in termini di innovazione che lì verranno sviluppati.
Il Tecnopolo Dembéni è stato inaugurato questo lunedì 4 novembre 2024
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©Mayotte La 1ère
Aperto a tutti, il Tecnopolo potrà accogliere o fornire i propri servizi a start-up, VSE, Piccolissime Imprese, PMI, Piccole e Medie Imprese, ETI, Imprese Intermedie, qualunque sia il settore attività. Dall'agricoltura alla meccanica, alla logistica e alla metallurgia.
Il Tecnopolo vuole essere uno strumento di sviluppo economico attraverso l’innovazione coniugando queste tecnologie cosiddette “del futuro” (anche se sono, ad oggi, molto attuali) e l’ambiente.
Una delle grandi ambizioni annunciate è quella di riuscire a realizzare uno sviluppo economico efficiente ed eco-responsabile. Avere.
Incaricati della realizzazione di questo immenso progetto, la Camera di Commercio e dell'Industria di Mayotte (CCIM) e numerosi partner, tra cui la Caisse des Dépôts et Consignations, l'Unione Europea e alcuni attori locali.
Costo finale del progetto, più di 15 milioni di euro per uno sforamento del budget di un milione, solo un milione si potrebbe dire perché controllare il budget di una megastruttura del genere è spesso una sfida.
Il Technopole si estende su una superficie totale di oltre trentamila metri quadrati, con numerosi spazi per ospitare, in particolare, l'UMAY, l'Università di Mayotte che avrà un luogo d'elezione tra la sua vicina che vi si affaccia anch'essa. Ad oggi, e secondo il direttore del Technopole, Thierry Duchesne: “ilLe richieste di adesione al Tecnopolo sono state molto forti, sono mesi che riceviamo richieste per farne parte e alla vigilia di questa inaugurazione ne riceviamo ancora di più.“
Con un anfiteatro dimensionato per ospitare forum, un incubatore d'impresa, uno spazio di coworking, un incubatore, uffici dall'effetto bellissimo che si affacciano sulla laguna e sono interamente vetrati, il tecnopolo ha pensato a tutto e anche al comfort dei suoi visitatori/ricercatori che provenissero da grande regione o anche oltre, a questo scopo sono stati costruiti 5 studi.
D'altronde un punto che forse desta preoccupazione in futuro è l'accesso a questo Tecnopolo, dal villaggio di Dembéni bisogna attraversare le case attraverso una strada stretta e tortuosa, con una percentuale molto alta. Non è ovvio che gli autobus possano arrivare lì.
Inoltre, per questa inaugurazione, è stato pensato un sistema di navette e i circa 300 invitati dovranno portarle dal villaggio sottostante.