Étienne Oliviero, vinci il tuo ultimo titolo di campione francese, il quarto questa settimana* nella finale del Keirin U19 maschile. Come ti sei sentito riguardo a quest'ultima gara Avenir “Francia”?
Un po' stanco. La settimana era lunga, le notti non brevi, ma quasi. Nonostante tutto, quest'ultimo giorno è andato piuttosto bene. Avevo buone gambe in qualifica. Mi sono imbattuto nella “semifinale più grande” e sapevo che se avessi superato questo test, il primo posto sarebbe stato raggiungibile. Sono arrivato primo in semifinale. E alla fine ho iniziato la finale con un po' di pressione. Ho visto Matthias (Sylvanise, Guadalupa) partire molto bene. Mi sono detto: “Ecco, dobbiamo andare!” » Lui era dieci, dodici metri più avanti, sono tornato indietro e sono partito finendo per superarlo all'ultima curva. Abbiamo concluso con un bellissimo “fotofinish” e ho vinto.
Quali obiettivi ti sei prefissato per questi Campionati Francesi su Pista Avenir?
Essere presenti su tutti i podi. Ha successo. E anche lì sono abbastanza contento di fare i tempi che di solito faccio nelle grandi competizioni. Ora è tempo di un po' di riposo prima della ripresa dei campionati Elite.
Che sensazione dà pedalare “in casa” davanti ad un pubblico impegnato nella tua causa?
È bello. Questo mi ha aiutato, soprattutto nella prova chilometrica. Nell'ultimo giro è solo mentale, non ti senti più le gambe, l'incoraggiamento mi ha spinto.
Che titolo hai adesso nel mirino?
Perché non il chilometro Elite. Questo è l'evento in cui mi esibisco al meglio. Poi, l'anno prossimo, spero di iscrivermi al Centro Olimpico di Saint-Quentin-en-Yvelines per diventare un atleta professionista.
Se avessi un sogno da realizzare nella tua carriera da ciclista, quale sarebbe?
Il sogno assoluto sarebbe essere un campione olimpico e il sogno “realizzabile” sarebbe partecipare alle Olimpiadi…
* Velocità di squadra, chilometro U19 e velocità individuale, Keirin U19.
