Permessi di soggiorno che tardano a rinnovarsi, centinaia o addirittura migliaia di dossier in attesa nella prefettura dell'Isère e le persone straniere (soprattutto lavoratori e studenti) preoccupate e stressate di non poter continuare a studiare o lavorare adeguatamente. È quanto denuncia la sezione Isère del collettivo “Bouge ta préf’”, che ha organizzato una conferenza stampa mercoledì 30 ottobre per parlare dei ritardi e delle difficoltà amministrative incontrate da alcuni.
“Mancano appuntamenti”
Una delle difficoltà è fissare gli appuntamenti per i fascicoli, perché non possiamo presentare una pratica senza appuntamento, soprattutto perché stanno diventando sempre più rari. Ed è questo processo che si è complicato dalla primavera scorsa e che rallenta tutte le procedure, spiega Stéphane Dezalée, copresidente di Cimade a Grenoble.
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Prosegue affermando che la scarsità di questi incontri ha inevitabilmente creato un mercato nero. “Oggi, appena gli appuntamenti vengono messi online, c'è chi li prenota, per poi rivenderli, per una cifra compresa tra i 50 ei 100 euro.” denuncia, furioso. “Le persone in circostanze molto precarie non dovrebbero essere costrette a pagare un appuntamento semplicemente per presentare una pratica, questo è inaccettabile. Sono necessari più slot” conclude.
“Mi ci sono voluti tre mesi per ottenere un appuntamento”
Hugo Sanchez è di origini messicane, è in Francia da undici anni. È arrivato da studente, oggi fa il sismologo e deve rinnovare il permesso di soggiorno. Per presentare la domanda è necessario fissare un appuntamento. Ma è qui che inizia la difficoltà. “Ci sono così pochi appuntamenti che per me è stato impossibile ottenerne uno. Gli appuntamenti si prendono esclusivamente via internet e sono anche ipovedente, quindi niente è andato bene.” spiega. “Ho chiesto agli amici di aiutarmi, tutti sono andati sul sito dell'Anef per cercare di prendere un appuntamento. Finalmente ne ho ottenuto uno a giugno, tre mesi dopo i miei primi tentativi” spiega.
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Da parte sua, Max è uno studente di origine ivoriana, studia ingegneria educativa all'Università di Grenoble Alpes. Ha presentato il rinnovo del permesso di soggiorno lo scorso maggio e da allora gli è stato chiesto più volte di fornire gli stessi documenti. “Mi viene chiesta sempre la stessa cosa. Ogni volta gli stessi documenti richiesti, che dimostrano che sono in Francia per studiare. E da allora, niente” confida molto preoccupato. “La mia pratica sembra essere bloccata nella fase istruttoria, aspetto da mesi e mesi. Ho uno stage che dovrebbe iniziare a breve. Senza il permesso di soggiorno, niente più stage” conclude, sconvolto.
La prefettura dell'Isère indica in un comunicato stampa che “il numero dei posti disponibili per gli appuntamenti è adeguato per accogliere i 15.000 cittadini stranieri le cui richieste di permesso di soggiorno vengono elaborate ogni anno dai servizi della prefettura“. D’altronde lei ammette che”il modulo di prenotazione degli appuntamenti di diverse prefetture è vittima di atti dolosi che causano gravi malfunzionamenti e non consentono agli utenti di riservare gli orari degli appuntamenti come previsto. Queste difficoltà vengono prese in considerazione a livello nazionale. Attualmente si stanno cercando soluzioni tecniche per superare queste difficoltà.“.