Ma questi episodi di estate indiana due mesi prima di Natale non ci sorprendono più. A Lacanau, il sindaco ha deciso di votare un budget aggiuntivo per garantire la sorveglianza della spiaggia durante il giorno di Ognissanti, poiché il cambiamento climatico prolunga le sequenze di caldo ben oltre l'estate. “Ci sono sempre più attività sulle spiagge fuori stagione e quindi sempre più persone in acqua”, ripete Peyrondet.
Surfisti in prima linea
Armare le postazioni di sorveglianza dal primo all'ultimo è una scelta costosa: il dispositivo di sorveglianza – tutti i fine settimana da metà aprile a ottobre, e tutti i giorni a Pasqua e Ognissanti, per non parlare dell'estate con il rafforzamento del CRS – rappresenta 600.000 euro per il comune del Médoc. L'unico a fare questa scelta, con Montalivet, appunto. Sulle coste del bacino di Arcachon non esiste alcun sistema di sorveglianza dall'inizio di settembre e, quasi ovunque, sono spesso i surfisti ad essere in prima linea.
Questione di soldi, quindi, ma anche di assunzioni. “I soccorritori sono spesso studenti o persone che lo fanno durante le vacanze”, ha detto Philippe de Gonneville, sindaco di Lège-Cap-Ferret l'estate scorsa. Mobilita i volontari dei surf club da metà aprile e poi per tutto settembre, nei fine settimana e in “alcuni giorni rischiosi”. Ma allungarsi fino al limite dell’inverno è troppo. E visto il contesto finanziario generale, sono in pochi a cercare di ravvivare un vecchio dibattito, quando gli eletti costieri chiedevano – invano – al Dipartimento e alla Regione di contribuire allo sforzo finanziario della sorveglianza delle spiagge. Dopotutto, i bagnanti a cui prestare attenzione vengono da ogni parte.
