A margine di un'inchiesta giudiziaria, aperta dalla Procura di Fontainebleau all'inizio della settimana, sull'origine dell'inquinamento che da una settimana colpisce le acque del canale del Loing, provocando la morte di migliaia di pesci a causa mancanza di ossigeno, di cui più di 3 tonnellate sono state estratte dalle acque in soli cinque giorni da pescatori, il prefetto di Seine-et-Marne, sequestrato venerdì 25 ottobre dal Servizio dipartimentale di vigili del fuoco e di salvataggio (Sdis 77) e la polizia dell'acqua, ha appena emesso due ordinanze questo venerdì 1 novembre.
Il primo decreto prefettizio vieta l'accesso all'alzaia tra le chiuse 8 e 10 per consentire alle associazioni di pescatori locali di organizzare la pesca per salvare i pesci sopravvissuti che possono ancora essere salvati e restituiti all'acqua nel Loing, un fiume vicino al canale.
Il secondo decreto chiede alle Voies navigables de France, il servizio incaricato della gestione del fiume e del canale del Loing, di iniziare a svuotare il tratto del canale situato tra la chiusa di Beaumoulin a Souppes-sur-Loing e la chiusa di Buttes a Nemours. Vale a dire un tratto di circa 12 km la cui acqua dovrà essere diluita con quella del fiume in proporzioni tali da evitare di riprodurre altri inquinamenti del corso d'acqua naturale. L'operazione dovrebbe durare una ventina di giorni per non danneggiare le banche.
“Considerati i volumi coinvolti e la portata del fiume, questa è la soluzione che sembra la meno pericolosa”, precisa il segretario generale della prefettura di Seine-et-Marne, Sébastien Lime, contattato venerdì mattina. “Saremo molto vigili su ciò che verrà rilasciato nel fiume Loing. Misureremo l'evoluzione della composizione dell'acqua ed in particolare la sua concentrazione di ossigeno. Questo è il senso dell'approccio. Appena un pesce si ritrova a pancia in su in superficie nel Loing, fermiamo tutto! »
Il sindaco di Bagneaux-sur-Loing, Claude Jamet, presente tutti i giorni sul posto sin dalla prima segnalazione, presenterà una denuncia contro X, così come la VNF, la federazione dipartimentale della pesca e l'associazione locale dei pescatori AAPPMA La Vandoise et le Gardon du Loing .
“Non abbiamo mai visto un inquinamento di questa portata. Il canale del Loing è ricco di più di venti specie di pesci. Cerchiamo di salvarne il maggior numero possibile mobilitando le nostre associazioni, pescatori esterni, ecc. E continueremo finché ci saranno pesci da salvare», Maxime Lesimple, direttore della federazione dipartimentale della pesca che riunisce 40 associazioni e 16.000 pescatori nella Senna e Marna. Secondo Franck Le Grand, presidente della stessa associazione, “un centinaio di anguille, una cinquantina di lucci, giovani persici e scarafaggi sono già stati salvati dall'inizio della settimana”.