Destinazione Marna: Châlons-en-Champagne, la frizzante Venezia

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Due imperdibili per assaporare il sostanzioso midollo di Châlons-en-Champagne: la visita con guida del centro città e la gita in barca, al calar della sera, con lo spettacolo Metamorfi proiettato sui monumenti.

Dall'incrocio della Marna con il Cammino Romano di Agrippa ai mercati coperti in stile Gustave Eiffel, la città è piena di tesori storici ben conservati: duemila anni di storia, da una strada all'altra.

Foto Jean-Côme Nicolle

Tra i punti degni di nota, l'influenza di una città produttrice di tessuti dal XII al XVII secolo su queste case a graticcio, ogni piano delle quali gerarchizzava la società: qui gli operai; lì, i mercanti. A Châlons, nel 1844, furono inventati anche il muselet e il tappo che trattiene il tappo della bottiglia di Champagne.

I chilometri di cantine della casa di champagne Joseph Perrier, fondata nel 1825, alcune delle quali risalgono al IV secolo, offrono un modo originale per penetrare nelle viscere della città e comprenderne le fondamenta. Possiamo concludere con una piccola degustazione di bollicine.

Foto Michael Boudot
Foto Michael Boudot

Commovente omaggio a Cabu

Si parla ancora di bollicine al Duduchotèque, realizzate alla fine del 2018 in omaggio all'opera del fumettista Cabu, nato a Châlons nel 1938 e lì vissuto fino alla maggiore età. Un momento commovente garantito quando si scopre una ricostruzione del suo ufficio di lavoro, che era in particolare uno dei pilastri del Hara-Kiri, Pilotao da Charlie Hebdovignettista assassinato nel gennaio 2015 durante l'attentato terroristico contro la redazione del settimanale satirico. Per trovare questo luogo inaspettato, seguite i chiodi d'oro sigillati ovunque tra le pietre del selciato…

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In un altro stile, dal romanico al barocco, merita una deviazione anche la cattedrale di Saint-Étienne: cripta, lastre funerarie e base della torre nord del transetto (XII secolo), deambulatorio con tre cappelle radianti (XII secolo) o anche la sua foresta sotto il tetto e la sua ruota leonardesca risalente al XV secolo.

Al termine del soggiorno, salite a bordo di un battello per scoprire la città in tre insolite passeggiate, sia di giorno che al calare della notte. Con il percorso Metamorfiuno spettacolo itinerante di suoni e luci sull'acqua, rivivi e ripercorri la storia della scintillante Venezia, la sua ricchezza architettonica e il suo patrimonio culturale.

Foto Teddy Picaudé
Foto Teddy Picaudé

Ci è piaciuto La visita guidata da un volontario della basilica Notre-Dame de L'Épine e l'origine del nome del villaggio e dell'edificio.

Ci è piaciuto di meno Il fatto di non poter fotografare la ricostruzione dell'ufficio disordinato di Cabu alla Duduchothèque.

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Notre-Dame de L’Épine, la bellezza del gotico fiammeggiante

Foto Jean-Côme NicolleFoto Jean-Côme Nicolle
Foto Jean-Côme Nicolle

Grazie agli Amici della Basilica, associazione di volontari appassionati, Notre-Dame de L'Épine (inserita dall'UNESCO nel patrimonio mondiale dell'umanità sui cammini di Santiago de Compostela, come la collegiata di Notre-Dame -en-Vaux, a Châlons) è visitabile sia all'interno che all'esterno: pura arte gotica fiammeggiante. Si consiglia vivamente di portare anche un binocolo per ammirare i dettagli dei doccioni, popolati da mostri o personaggi dalle posture a volte sorprendenti per un sito religioso.

Statua miracolosa

Ma innanzitutto, da dove deriva questo strano nome? Prima di diventare questo capolavoro di bellissime dimensioni per un borgo di circa 700 abitanti odierni, si ha testimonianza di una cappella del 1200 circa, luogo di pellegrinaggio fin dal Medioevo. L'attuale chiesa fu poi costruita per ospitare una statua presumibilmente miracolosa della Vergine col Bambino, che si dice che i pastori abbiano scoperto in cespugli spinosi in fiamme, da cui il nome L'Épine.

Per questo culto accorrevano persone da lontano e fu anche grazie alle offerte dei pellegrini che l'edificio poté essere costruito, nei secoli XV e XVI, secondo la generosità di ciascuno. Sebbene sia diventata ufficialmente basilica nel 1914, la sua struttura e organizzazione sono quelle di una vera cattedrale.

Sedia angolare Pavilions JolicoeurSedia angolare Pavilions Jolicoeur

I suoi eccellenti mobili originali rivaleggiano con quelli della cattedrale di Reims. Lì si possono ammirare un tintinnabule e padiglioni blu e bianchi, doni di Roma, un tabernacolo reliquiario o un tramezzo (tribuna trasversale alta) risalente alla fine del XV secolo, il cui porticato destro ospita la famosa statua taumaturga.

Visita libera o guidata su richiesta presso l'ufficio del turismo di Châlons-en-Champagne.

Pratico

Come arrivarci?

La soluzione più pratica è l'auto: due ore e mezza da Lille. Cogli l'occasione per fermarti a Reims, visitare la cattedrale di Notre-Dame o l'abbazia di Saint-Rémi. Un centinaio di euro complessivi andata e ritorno (carburante e pedaggi). Il viaggio in treno più breve è di circa tre ore con coincidenza a Parigi, per un prezzo medio di 200 euro a persona.

Dove dormire?

Armes de Champagne, 31, avenue du Luxembourg a L'Épine. Albergo-ristorante 4 stelle. A partire da 140€ a notte. Come. : 03 26 67 13 03.armesdechampagne.com

L'Hôtel d'Angle, 19, place Monseigneur-Tissier a Châlons-en-Champagne. Un hotel a 4 stelle guidato dallo chef stellato Jérôme Feck. A partire da 120€ a notte. Come. : 03 26 68 21 51. hotel-dangleterre.fr

Dove mangiare?

La Maison de Marie-Caroline, 4, rue Croix des Teinturiers a Châlons. Come. : 03 26 22 74 87. Menù a 22 €. maisonmariecaroline.com

Scoprire

Ufficio del turismo di Châlons-en-Champagne, 3, quai des Arts. Come. : 03 26 65 17 89. chalons-tourisme.com


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