Ognuno ha il proprio tesoro. Rio de Janeiro ha Copacabana, Cruzeiro ha Ronaldo. R9 era in prima fila durante l’esplosione di Igor Thiago. Il presidente del club di Belo Horizonte non si è sorpreso quando il suo attaccante ha lasciato il Sudamerica per l’Europa. La destinazione è ancora più sorprendente: Ludogorets, in Bulgaria. Sorprendente? Non tanto quando conosciamo la propensione dell’avversario dell’Anderlecht a lavorare sul mercato brasiliano.
Mette piede in Europa a fine febbraio 2022. Dopo poche partite si fa già notare da diverse squadre. L’Anderlecht è già in palla. Gli scout inviano resoconti positivi dopo aver visto le sue riunioni. La direzione ascolta e segue da remoto. La RSCA vuole vedere come si adatterà al calcio del Vecchio Continente. La mancanza di budget e l’instabilità del club – era il momento della transizione tra Kompany, Mazzù e Riemer ma anche tra Verbeke e Fredberg – hanno fatto il resto.
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Quando prenderà il potere nel gennaio 2023, Jesper Fredberg avrà una missione prioritaria. Fabio Silva, in prestito dal Wolverhampton, e Sebastiano Esposito, in prestito dall’Inter, devono e vogliono partire; deve arrivare un segnapunti. Igor Thiago? Impossibile. L’amministratore delegato sportivo lo conosce ed è consapevole del suo talento. Ha già contattato anche l’agente del brasiliano. Ha due problemi da affrontare: il Ludogorets non vuole vendere oppure costa molto. E le finanze dell’Anderlecht spingono Fredberg verso un prestito. Tolu Arokodare cambia idea all’ultimo secondo per unirsi al Genk e la RSCA tira fuori dal cilindro il suo piano B: Islam Slimani. Un piano di sei mesi.
Fredberg e Riemer avevano informato Vertonghen del loro desiderio di reclutare Thiago. Ha convalidato la scelta.
Inizia la ricerca di un nuovo attaccante e per caso Thiago incontrerà l’Anderlecht due settimane dopo la fine del mercato. Alla RSCA la consideriamo una manna dal cielo. Il brasiliano è rimasto in silenzio in Europa League, l’occasione è buona per vedere come se la caverà contro la coppia Vertonghen-Debast.
Spoiler: li ha feriti. Durante l’andata, sotto gli occhi dell’Aquila del Ludogorets, l’attaccante ha segnato di testa l’unico gol della partita. Al ritorno, ha segnato un altro gol e ha spinto la RSCA ai tempi supplementari. I Mauves escono finalmente ai rigori. Bart Verbruggen si è rivelato il grande vincitore con tre parate durante la sessione decisiva. Thiago, sostituito in precedenza, non ha partecipato ma può uscire dal Lotto Park a testa alta.
La leggenda narra che Jan Vertonghen abbia dichiarato dopo la partita di essere rimasto colpito dalle qualità del brasiliano. La storia è un po’ diversa. La dirigenza dell’Anderlecht che desiderava ingaggiare Thiago durante l’estate ha confidato le proprie intenzioni al capitano e ha chiesto la sua opinione sul giocatore. Lei è stata ampiamente di supporto. Al punto da dire poi a Hans Vanaken, suo compagno di squadra ai Red Devils, che il Club Bruges aveva fatto un buon affare per ingaggiarlo.
L’Anderlecht avrebbe sperato che giocasse in viola e bianco e non in blu e nero. Non è andato lontano. L’Anderlecht ha negoziato con l’entourage del giocatore e con il club bulgaro. Ha fatto addirittura un’offerta stimata, secondo le nostre fonti, poco più di sei milioni di euro. La concorrenza dei club francesi e tedeschi non ha rappresentato un problema per la RSCA. Quello del Club Bruges, sì. Nonostante la mancanza di un titolo, le finanze del club gli hanno permesso una generosità che l’Anderlecht non ha potuto seguire. La RSCA aveva fissato il limite per il numero 9. Il Blauw en Zwart ha perso undici milioni, quasi il doppio di quanto i Mauves erano disposti a sopportare.
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La dirigenza del Bruxelles si rammarica di non aver fatto lo sforzo per un giocatore venduto a 35 milioni in meno di un anno dopo? Allo Sporting diciamo che l’investimento diventa troppo rischioso in caso di fallimento e che è inutile avere rimpianti. L’Anderlecht si è finalmente rivolto a Kasper Dolberg e Luis Vazquez.