diversi giovani detenuti

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Per tutto il pomeriggio di sabato 18 maggio 2024, quattro imputati del caso della morte violenta di un adolescente di 17 anni, avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì, nel parcheggio, hanno sfilato davanti ai giudici del luna park di Poitiers e le rappresaglie che ne seguirono.

Dei sei giovani inizialmente posti in custodia di polizia, due sono stati scagionati: un parente della vittima, residente come lei a Saint-Éloi, e un residente del quartiere di Bel-Air che non poteva materialmente partecipare all’operazione di ritorsione.

Dibattiti a porte chiuse

Il primo a comparire davanti al gip è il 19enne che, per tutelarsi da vendette, si è presentato spontaneamente giovedì mattina alla polizia. Karim Gourdon, nato a Mayotte, è stato incriminato per omicidio, anche se il suo avvocato, Me Angelo Ékoué, ha chiesto una classificazione meno grave dei colpi mortali.

Dopo la comparizione davanti al giudice della libertà e della detenzione (JLD), avvenuta a porte chiuse, l’imputato è stato, senza sorprese, messo in detenzione. Da notare che tutte le udienze del JLD questo sabato, anche se avrebbero dovuto essere pubbliche, si sono svolte a porte chiuse. E questo nonostante la virulenta opposizione di almeno uno degli avvocati, il sig.e Aurélien Bourdier (gli altri due avvocati in questo caso sono Me Fanny Marquiseau e Me Pinflo Peleka).

L’accusa parla di violenza tra gruppi rivali

Il rappresentante dell’accusa ha giustificato la seduta a porte chiuse con le esigenze dell’indagine: “Ci sono ancora sospetti da identificare. » Ha inoltre sottolineato la situazione di estrema tensione “Violenza tra gruppi rivali”.

Le altre tre persone processate sono tre residenti nel distretto di Bel-Air, tra cui il fratello della vittima, un giovane di 21 anni la cui famiglia è originaria della Guinea, accusato di aver picchiato un residente di Saint-Éloi che apparentemente non aveva nulla. a che fare con la questione.

Queste tre persone sono state incriminate per violenza intenzionale durante una riunione e violazione di domicilio.

Escluso il tentato omicidio

Tutti hanno negato qualsiasi coinvolgimento in qualsiasi attentato commesso a Saint-Éloi. Il gip ha respinto l’accusa di tentato omicidio, non essendo stato in alcun modo dimostrato l’intervento di un’auto nell’aggressione, inizialmente accennato. A inizio serata è stato arrestato anche il fratello della vittima.

Per quanto riguarda le circostanze della tragedia, a causa della mancanza di dibattito pubblico, conosciamo ancora solo frammenti. Sembra che tutto sia iniziato con un litigio tra una giovane ragazza di Bel-Air e la giovane vittima per un danno commesso ad un’auto.

Un coltello vinto alla festa?

La giovane ha chiamato gli amici del suo quartiere per aiutarla. Secondo il ragazzo incriminato per omicidio, gli sarebbero caduti addosso una ventina di uomini, cosa che le informazioni dovrebbero forse consentire di confermare o smentire.

Il coltello da lui utilizzato potrebbe essere stato vinto pochi minuti prima in uno stand della fiera.

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