criticata da parte dell’opposizione la tutela funzionale concessa ad Alain Rousset in Consiglio regionale

criticata da parte dell’opposizione la tutela funzionale concessa ad Alain Rousset in Consiglio regionale
criticata da parte dell’opposizione la tutela funzionale concessa ad Alain Rousset in Consiglio regionale
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Approvata lunedì in commissione permanente, la protezione funzionale deve consentire alla comunità di coprire le spese legali del presidente Alain Rousset, oggetto di un’inchiesta per appropriazione indebita di fondi pubblici. I gruppi ambientalisti e RN della Nouvelle-Aquitaine si sono rifiutati di partecipare al voto per esprimere il loro disaccordo.

La commissione permanente della regione Nuova Aquitania si è riunita lunedì 13 maggio a Limoges. Tra i voti all’ordine del giorno ce n’è uno controverso: riguarda la protezione funzionale concessa al presidente socialista Alain Rousset.

La protezione funzionale può essere invocata da un eletto in caso di procedimento giudiziario contro di lui. Si tratta di un aiuto finanziario che comprende, in particolare, il pagamento delle spese legali. Una protezione “di diritto”, secondo l’entourage di Alain Rousset, che si rifiuta di rilasciare ulteriori commenti.

Gli ambientalisti eletti e quelli del Raggruppamento Nazionale evidentemente non sono di questo avviso. Entrambi i gruppi hanno rifiutato di prendere parte al voto. Per Jean-Louis Pagès, copresidente del gruppo ambientalista del consiglio regionale della Nuova Aquitania, c’è una differenza tra legalità e legittimità morale. È paradossale che sia la comunità a dover pagare a caro prezzo battaglioni di avvocati per difendere qualcuno che, all’epoca, non era presidente della regione Nouvelle-Aquitaine, ma un candidato.”

La Procura di Nanterre sta attualmente indagando sulla campagna elettorale di Alain Rousset nel 2015. Uno dei suoi ex collaboratori ha presentato una denuncia nel 2021 per sospetto di appropriazione indebita di fondi pubblici. Lo accusa di aver utilizzato le risorse umane e finanziarie del Consiglio regionale dell’Aquitania per la sua elezione alla guida della nuova grande regione. Nel maggio 201, lL’hotel regionale della Nouvelle-Aquitaine a Bordeaux è stato perquisito.

“Abbiamo sempre votato per le tutele funzionali quando era nel puro esercizio del mandato, lì c’è confusione tra il presidente e il candidato”. continua Jean-Louis Pagès. L’eletto dell’Haute-Vienne traccia un parallelo con il sindaco di Limoges, Emile-Roger Lombertie, che aveva anch’egli chiesto protezione funzionale lo scorso marzo, dopo una denuncia per molestie morali presentata da due ex dipendenti della comunità urbana di Limoges Métropole . “La differenza è che a Limoges lo faceva nell’esercizio delle sue funzioni dirigenziali. Come funzionario eletto, non sei mai al sicuro dal fatto che ci siano dipendenti scontenti della tua gestione. In questo caso, è normale che ci sia protezione funzionale.”

Leggi anche: Denuncia per molestie contro il sindaco di Limoges e due deputati: spieghiamo la “tutela funzionale” al centro dei dibattiti.

Stesso rifiuto categorico di partecipare al voto da parte di RassEmblema nazionale. Membro della commissione permanente e consigliere regionale della Corrèze, ne parla Valéry Elophe “accuse estremamente gravi” e ci crede “Non dovrebbe nemmeno venire in mente al signor Rousset di chiedere una protezione funzionale. Questo va oltre i limiti.”

Deve difendersi da solo e non con i soldi della Neo-Aquitania. Lo troviamo scandaloso ed è per questo che ci rifiutiamo di partecipare a questa farsa.

Valéry Elophe, consigliere regionale della RN

Valéry Elophe ricorda un altro caso: un anno fa, Edwige Diaz e Julie Rechagneux, entrambe consigliere regionali della RN, hanno presentato una denuncia contro il rapper Médine per “provocazione all’odio o alla violenza”, a seguito di una pinata decorata con la loro immagine durante un concerto ad Agen. Entrambi hanno poi chiesto tutela funzionale alla Giunta regionale: “La sinistra, in modo settario, non ha voluto mettere in atto questa protezione per i nostri colleghi anche se era legittima”, osserva l’eletto della Corrèze.

A quanto ci risulta, l’indagine giudiziaria avviata dalla Procura di Nanterre non ha portato, allo stato attuale delle indagini, ad alcun atto d’accusa. Alain Rousset è presunto innocente.

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