“I vitigni endemici stanno morendo”: gli operatori locali scrivono al ministro dell’Agricoltura per invitarla a venire nell’Aude “per scoprire la realtà del momento”

“I vitigni endemici stanno morendo”: gli operatori locali scrivono al ministro dell’Agricoltura per invitarla a venire nell’Aude “per scoprire la realtà del momento”
“I vitigni endemici stanno morendo”: gli operatori locali scrivono al ministro dell’Agricoltura per invitarla a venire nell’Aude “per scoprire la realtà del momento”
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Una lettera firmata dalla presidente del dipartimento Hélène Sandragné, dal senatore Sébastien Pla, dalla senatrice Gisèle Jourda e da rappresentanti del mondo del vino, è stata inviata al nuovo ministro dell’Agricoltura, Annie Genevard, invitandola a venire nell’Aude “per scoprire il realtà del momento”.

Questo è un momento serio per la viticoltura dell’Aude. Tutti gli attori sono d’accordo nel dirlo. Rischi climatici che si susseguono, costi che esplodono, consumo di vino a mezz’asta. L’orizzonte si oscura e si teme un terremoto sociale. Ecco perché la presidente del Consiglio dipartimentale, Hélène Sandragné, il senatore Sébastien Pla, la senatrice Gisèle Jourda, il presidente della Camera dell’agricoltura Philippe Vergnes, il presidente dei viticoltori indipendenti dell’Aude Christophe Gualco, il presidente dei viticoltori indipendenti dell’Occitania Alexandre They, il presidente dei viticoltori indipendenti di Francia Jean-Marie Fabre, il presidente delle cooperative di viticoltori dell’Occitania Ludovic Roux e il presidente dell’unione dei viticoltori dell’Audois Frédéric Rouanet, hanno preso la penna per scrivere al nuovo ministro dell’Agricoltura Annie Genevard, come avevano fatto con i due precedenti Primi Ministri.

Una lettera sotto forma di grido d’allarme. Sperando questa volta in un ritorno. E una visita nell’Aude. “Vi invitiamo presso il nostro dipartimento per scoprire la realtà attuale, e soprattutto per discutere le prospettive di questa attività essenziale per la nostra economia”, concludono nella loro missiva.

“Accesso minimo all’irrigazione ragionata”

Prima di ciò, i cofirmatari avevano ricordato: “Un anno fa, ben prima della manifestazione dei viticoltori del novembre 2023 a Narbonne e del movimento agricolo del gennaio 2024, abbiamo sfidato il Primo Ministro, Elisabeth Borne, a renderla consapevole del grande sgomento di un settore sull’orlo della crisi della rottura Abbiamo fatto lo stesso qualche mese dopo con il suo successore, il signor Gabriel Attal. Lo scopo delle nostre richieste era di sensibilizzarli sulle difficoltà molto particolari del nostro settore mediterraneo e li abbiamo invitati a venirci a trovare. le nostre vigne, affinché si rendessero conto della situazione eccezionale, ed unica in Francia, vissuta dai viticoltori di questo territorio in preda ad una persistente siccità. Nessuno dei due ci ha risposto.

E per descrivere un contesto in cui “è arrivata una siccità più forte” e chi è “diventare la norma” […] “vitigni endemici che stanno morendo”. Per non parlare di “inflazione, calo dei consumi e dei prezzi”. Con un bilancio della vendemmia 2024 segnato da “raccolti deboli, anche nelle zone irrigue del dipartimento”. Dopo aver tracciato questo quadro preoccupante per il futuro della viticoltura dell’Aude, senza il quale il dipartimento “perde una parte essenziale della sua economia”i cofirmatari propongono spunti di riflessione quali “Accesso minimo all’irrigazione razionale e attuazione di misure di sostegno strutturale”. Una necessità, secondo loro, altrimenti “non avremo alcuna speranza di realizzare le trasformazioni essenziali per le quali la professione è pronta”.

In questa lettera si menziona anche il piano di sradicamento, “Piano sociale della viticoltura”. “Vista la situazione, dobbiamo già aspettarci che la dotazione prevista per questa ‘misura di riduzione definitiva del potenziale viticolo’ si esaurirà rapidamente e non sarà in grado di coprire tutte le richieste. E mentre resta aperta la possibilità di attuare misure temporanee si discute di misure di estirpazione, sono sul tavolo proposte di misure aggiuntive di sostegno destinate agli investimenti di marketing, o al flusso di cassa attraverso la ripartizione del debito. Non sono affatto esose discusso.”

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