Da giovedì sera, a Collias, nel Gard, la musica techno ha riunito 6.500 festivalieri

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Con nientemeno che 3 palchi, 120 artisti e 72 ore di musica non-stop, la decima edizione del festival Son Libre ha preso il via giovedì 9 maggio alle 17.00.

Provengono da Chambéry, Lione o Parigi, da molti paesi del Nord Europa e persino dall’Albania, e si sono riuniti questo venerdì mattina, 10 maggio alle 10 nello spazio Mystic Arena, ai piedi dell’imponente palco, per ballare, muoversi , vibrare. E per alcuni, si sono scatenati fin dalla sera prima, al suono, quella mattina, del potente set della DJ di Montpellier Lucille Cordova.

Da ormai 10 anni, il festival Son Libre riunisce per quattro giorni gli amanti della techno nel comune di Collias, nel Gard, su quasi 20 ettari di macchia, alle porte del villaggio di Cabrières, a 15 km da Nîmes.

Scena sotterranea

Sostenuto dall’associazione EFFKT di Montpellier (ideatrice anche dell’Isis Garden Festival delle Cévennes intorno alla musica mondiale, ndr), ” il nostro progetto unico mira a riunire le persone attorno alla diversa musica techno: tribù, drum, trance, dark, mettendo in risalto i suoi artisti underground, lontani dai soliti headliner popolari nei festival con una vocazione prevalentemente commerciale.“, ha spiegato Frédéric Dolz dell’Hérault venerdì mattina.

Per il presidente dell’associazione, in carica da diversi mesi, non si tratta qui di parlare di “rave”, “teuf” e nemmeno di “teknival”. E ancor meno “festa selvaggia”! Perché a parte il suono libero che pulsa con l’aiuto di imponenti pareti di altoparlanti, davanti a un pubblico in fiamme in mezzo al nulla, il festival Son Libre è, a dir poco, super quadrato.

Grande amante della techno, Alice (qui con il suo amico Thibault) ha fatto un viaggio speciale dal Paese delle Meraviglie.
pranzo libero – CS

Autorizzato dalla prefettura, organizzato in tutta legalità e garantito da tre gendarmi di riserva e da una quarantina di agenti di sicurezza privati ​​dal primo all’ultimo secondo, It’s Free si svolge su un terreno privato in accordo con il proprietario retribuito.

Un campo sul quale, alla presenza dei soccorritori del Vaucluse, di due medici d’urgenza e di 400 volontari, i circa 6.500 partecipanti al festival Son Libre – che quest’anno è esaurito – si svolgeranno fino a domenica sera in aree appositamente delimitate , campeggio, igiene (docce e servizi igienici), ristorazione e ovviamente musica.

“Spirito libero

Originari dell’Isère, arrivati ​​sul posto giovedì sera, Grégory, Louise e Nicolas alternano il riposo nella loro tenda alla navigazione tra i tre spazi scenici (Techno, Trance e Tribe).

Tutti e tre gli ingegneri, questi quarantenni sono frequentatori abituali di Son Libre che frequentano, spiegano, per “il suo spirito “libero” e la sua programmazione inaspettata“, fin dalle sue prime edizioni”che inizialmente si tenevano nel cuore dell’estate“, ricorda Luisa.

Su molti ettari, vasti spazi sono riservati al campeggio, per il comfort dei frequentatori del festival.
pranzo libero – CS

Questo venerdì, vigilia del fine settimana, i tre amici andranno a letto molto presto, intorno alle 19, per alzarsi 7 ore dopo, alle 2 in punto. Per non perdersi nulla del DJset “Tribe Acidecore” in programma fino all’alba di sabato 11 maggio e per il quale quest’anno sono venuti appositamente.

Venerdì 9 maggio alle 12, i servizi di emergenza hanno deciso solo tre evacuazioni mediche dal luogo del festival. Secondo gli organizzatori non si è verificato alcun incidente di rilievo.

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